Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ordinato il ritiro di quasi tutte le truppe statunitensi dalla Somalia entro il 15 gennaio. Gli Usa hanno una forza di circa 700 soldati nel Paese con compiti di sostegno alle forze armate locali e di controguerriglia nei confronti delle milizie di al-Shabaab (legate ad al-Qaeda) e dello Stato Islamico. I militari statunitensi non sarebbero rimpatriati, ma verrebbero ridispiegati nei Paesi confinanti, in modo che siano possibili operazioni transfrontaliere.
Da mesi, Trump sta procedendo a una progressiva riduzione delle forze statunitensi all’estero, in particolare in Iraq e Afghanistan. Vuole che le truppe statunitensi tornino a casa e ha criticato gli interventi militari statunitensi perché costosi e inefficaci.
«Continueremo a fronteggiare le organizzazioni estremiste violente che potrebbero minacciare la nostra patria», hanno però spiegato i funzionari del Pentagono. Tuttavia, alcuni esperti hanno avvertito che un ritiro degli Stati Uniti potrebbe incoraggiare i militanti nella regione del Corno d’Africa. Le autorità somale guardano con preoccupazione alla decisione di Trump perché le forze locali non sono ancora in grado di resistere alle minacce dei jihadisti (che vantano un’organizzazione militare ben strutturata).