Il Marocco oggi potrebbe avere un Governo. Dopo mesi di stallo e di fitte trattative tra i principali partiti, il Premier incaricato Saad-Eddine el Othmani è finalmente riuscito a mettere insieme una squadra e, nell’incontro fissato questa mattina a Palazzo reale, Mohammed VI dovrebbe nominare ufficialmente il nuovo esecutivo.
Il Governo sarà sostenuto oltre che dal Partito Giustizia e Sviluppo (Pjd, formazione del Premier) anche da cinque partiti: Rni, Pps, Usfp, Mp e Uc. Il nuovo Esecutivo dovrebbe essere composto da 30 ministri, mentre quello uscente aveva 37 ministri. Secondo quanto rivela il sito informativo marocchino «Le 360», rilanciato in Italia dall’Agenzia Nova, Charki Draiss, noto per aver maturato una esperienza nella gestione del Dipartimento degli Interni e delle prefetture, sarà il nuovo ministro dell’Interno. Saranno confermati gli esponenti dell’Rni come Aziz Akhennouch, Mohamed Boussaid e Moulay Hafid Elalamy. I candidati più probabili del partito islamico del Pjd per un incarico ministeriale sono Aziz Rebbah e Mustapha Ramid al quale sarebbe stato promesso un dipartimento diverso da quello della Giustizia, Bassima Hakkaoui, Jamila El Moussalli, Mustapha El Khalfi e Driss Azami Idrissi. L’attuale ministro degli Interni, Mohamed Hassad, verrà spostato all’Istruzione.
La vera novità è comunque l’ingresso dell’Unione socialista delle forze popolari. Il Premier del Governo uscente e Primo ministro incaricato poi dimissionato, Abdel Ilah Benkirane, aveva cercato di ottenere il loro appoggio senza garantirgli alcun ministro, ma solo il Presidente dell’Assemblea dei rappresentanti (la Camera bassa del Parlamento) ricoperto da Habib al Malki. Questa mossa non è stata sufficiente e gli è costata l’incarico. L’Unione socialista delle forze popolari è nata nel 1959 e, negli ultimi anni, si è schierata all’opposizione sia del primo sia del secondo Governo Benkirane.