Gran Bretagna – Condannata ugandese per Mgf

di Enrico Casale
mutilazioni genitali femminili

Una donna che ha praticato mutilazioni genitali sulla figlia di tre anni è la prima persona condannata nel Regno Unito per questo tipo di pratiche. Origini ugandesi, 37 anni, originaria di Londra, ha pianto mentre il giudice leggeva la sentenza. Il suo partner di 43 anni è stato assolto.

I pubblici ministeri hanno detto che la madre «ha costretto» sua figlia «a mentire alla polizia, in modo che non venisse arrestata». Gli imputati, i cui nomi non sono state resi noti, hanno negato di aver praticato la mutilazione genitale femminile. Durante il processo, la donna ha affermato che sua figlia, all’età di tre anni, dopo essersi arrampicata per prendere un biscotto, «è caduta e ha urtato un oggetto di metallo che le ha ferito le parti intime».

I medici messi in guardia dal tipo di ferite hanno allertato la polizia e l’hanno curata. «Ha perso una quantità significativa di sangue a causa delle ferite che ha subito», hanno detto i testimoni.

Mentre i genitori erano sotto cauzione, la polizia ha perquisito la casa della madre e ha dichiarato di aver trovato prove di «pratiche di stregoneria».

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