Il campione olimpico dei Giochi di Rio 2016, il keniano Eliud Kipchoge, ha vinto per la terza volta la maratona di Londra, dominando la gara dai primi metri. Il tempo di 2h04’’16 non è il migliore in assoluto ottenuto dal fuoriclasse di Kapsisiywa, 33 anni – nel 2016 chiuse in 2h03’05’’ -, ma probabilmente l’atleta ha sofferto il caldo più del dovuto. Alle sue spalle, l’etiope Tola Shura Kitata, il britannico di origine somala Mo Farah. Nella gara femminile, trionfo della keniana Vivian Cheruiyot, 33 anni, originaria della Rift Valley. La Cheruiyot, 1 oro, 2 argenti e un bronzo olimpici, più quattro ori e 1 argento ai mondiali, dominatrice per diverse stagioni sui 5 mila – soprattutto – e 10 mila, era alla sua seconda partecipazione alla maratona di Londra. La sua prestazione è stata un crescendo entusiasmante. Dopo una prima parte nel segno di Mary Keitany, partita con l’obiettivo di abbattere il primato «mixed race» di Paula Radcliffe nella corsa – stabilito nel 2003 -, all’altezza del 30 km è maturata la svolta. La Keitany ha cominciato ad accusare la fatica e la Cheruiyot ha cambiato marcia, prendendo il comando delle operazioni e chiudendo con il tempo di 2h18’31’’, quasi due minuti di vantaggio sulla seconda, la connazionale Brigid Kosgei (2h20’13’’). Terza l’etiope Tadelech Bekele (2h21’30’’).