L’esercito sudanese ha ripreso il controllo di gran parte della capitale Khartoum, costringendo le rivali Rapid Support Forces (Rsf) alla ritirata. I residenti hanno confermato il dispiegamento dell’esercito nel centro città. Ieri mercoledì, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Reuters, il generale Abdel Fattah Burhan ha visitato il palazzo presidenziale e l’aeroporto. Burhan è atterrato all’aeroporto di Khartoum, inattivo dall’inizio della guerra nell’aprile 2023, mentre l’esercito annunciava la cattura di una roccaforte Rsf a sud della capitale. Un video diffuso dall’esercito mostrerebbe miliziani Rsf in ritirata, ma Reuters non ha potuto verificarlo. Intanto, le Rsf consolidano il loro controllo nel Darfur e minacciano una divisione de facto del Sudan.
Il conflitto, nato durante la transizione democratica post-dittatura di al-Bashir, ha creato la peggiore crisi umanitaria al mondo (Onu), con 12,5 milioni di sfollati e carestie diffuse. Ex alleati, esercito e Rsf (ex milizie janjaweed) si sono scontrati per il potere dopo il golpe del 2021. Le Rsf, guidate da Mohamed Hamdan Dagalo “Hemedti”, resistono nonostante la perdita di Khartoum. Ora l’esercito punta a rafforzare la sua egemonia nel Sudan centrale.