L’Iran ha fornito all’esercito del Sudan droni da combattimento, schierandosi così nel conflitto in corso nel Paese dallo scorso aprile tra l’esercito e le forze paramilitari di supporto rapido, a loro volta presumibilmente sostenute dagli Emirati arabi uniti. E’ quanto hanno riferito alti funzionari occidentali a Bloomberg.
Secondo le fonti, Khartoum avrebbe ricevuto forniture di “Mohajer 6”, il drone monomotore che trasporta munizioni di precisione guidata, prodotto in Iran dalla Al-Quds Aerospace Industries Company. Analisti che hanno esaminato le immagini satellitari hanno poi confermato la presenza del velivolo senza pilota in Sudan. Secondo funzionari Usa, il Mohajer-6 è in grado di condurre attacchi aria-superficie, guerra elettronica e di colpire bersagli sul campo di battaglia.
Sabato scorso, il ministro degli Esteri designato del Sudan, Ali al-Sadiq, ha incontrato il primo vicepresidente iraniano, Mohamed Mokhber, a margine del vertice del Movimento dei Non Allineati a Kampala, in Uganda, con cui ha discusso del rilancio dei rapporti bilaterali e delle iniziative per riaprire le ambasciate. Khartoum e Teheran avevano sospeso nel 2016 i rapporti, per il sostegno di Khartoum alla coalizione araba nella guerra in Yemen, ma lo scorso ottobre il ministro degli Esteri sudanese ha annunciato la ripresa delle relazioni diplomatiche.
“Riconquistare un alleato in Sudan, soprattutto lungo il Mar Rosso, sarebbe una grande vittoria per l’Iran, ma spaventerebbe le altre potenze regionali e occidentali”, ha commentato a Bloomberg Alan Boswell, responsabile Corno d’Africa per l’International Crisis Group.