La Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas) ha condannato fermamente le violenze verificatesi all’inizio di dicembre in Guinea Bissau. Lo si apprende da una dichiarazione ufficiale rilasciata sabato dal gruppo regionale. Nel comunicato, Ecowas “condanna fermamente la violenza e tutti i tentativi volti a sconvolgere l’ordine costituzionale e lo stato di diritto in Guinea-Bissau”. Nel comunicato Ecowas chiede “l’arresto e il perseguimento giudiziario degli autori dell’incidente”.
Il presidente bissauense Umaro Sissoco Embalo aveva denunciato sabato un “tentativo di colpo di stato”, occorso venerdì e che lo ha costretto a rientrare in fretta e furia a Bissau da Dubai, dove stava partecipando alla conferenza delle Nazioni unite sul cambiamento climatico (Cop28). Embalo ha annunciato che oggi sarà istituita una commissione d’inchiesta: “Ci saranno gravi conseguenze” ha detto ai media locali.
Nella notte tra giovedì e venerdì, i soldati della Guardia nazionale della Guinea Bissau hanno liberato due ministri detenuti, mentre questi venivano interrogati dalla polizia per una presunta appropriazione indebita di una somma di dieci milioni di dollari dalle casse dello Stato. I ministri erano il ministro delle Finanze Souleiman Seidi e il segretario di Stato per le Finanze Pubbliche, Antonio Monteiro, esfiltrati dalla Guardia Nazionale e portati verso una destinazione sconosciuta. Dopo questa operazione si sono sentiti pesanti colpi di arma da fuoco in tutta la capitale del Paese, Bissau. La situazione è tornata alla calma venerdì mattina, dopo l’arresto del colonnello Victor Tchongo, comandante della Guardia Nazionale, autore di questo “tentativo di colpo di Stato”.