Domingos Simões Pereira, candidato alla presidenza in Guinea-Bissau uscito sconfitto alle urne, ha dichiarato che il ballottaggio che si è tenuto il 29 dicembre è stato dominato da brogli. Per questo motivo ha presentato ricorso alla Corte suprema. A suo parere si sono verificate frodi sostanziali. In alcune aree, i voti espressi avrebbero addirittura superato il numero di elettori.
L’accusa non trova però riscontro nei rapporti degli osservatori dell’Unione Africana, secondo i quali il voto è stato libero ed equo. I risultati ufficiali hanno assegnato la vittoria a Umaro Sissoco Embaló, ex primo ministro e generale dell’esercito, che ha ottenuto il 54% delle preferenze. Embaló si è presentato come unificatore di un Paese politicamente diviso, che ha avuto sette primi ministri negli ultimi cinque anni.