Il carnevale della Guinea-Bissau si svolge quest’anno dal 22 al 25 febbraio, un evento imperdibile per chi avesse in programma un viaggio nel piccolo Paese dell’Africa occidentale in quel periodo.
Si tratta del principale evento folcloristico della nazione durante il quale tantissime persone sfilano per le strade indossando enormi maschere a forma di teste di animali, con vestiti colorati e il corpo dipinto. Tutt’intorno, carri allegorici, musica, balli e bancarelle di artigianato locale e bevande. E poi acrobati, mangiafuoco e giocolieri che si sfidano in gare di abilità. Un’esplosione di colori e vivacità.
Le feste più suggestive si svolgono nell’arcipelago delle Bijagós, 88 isole dell’Oceano Atlantico dove le grandi maschere in cartapesta, adornate di piume e sonagli, sono indossate da sciamani che inscenano riti magici e propiziatori attorno ai falò dei villaggi creando un’atmosfera davvero suggestiva.
I festeggiamenti cadono ogni anno in date diverse, il riferimento è la settimana che precede l’inizio della Quaresima. La quattro giorni di danze e musica inizia però sempre di sabato e termina di martedì, quando viene eletta la Regina del Carnevale dell’anno e quando si esibiscono le maschere vincitrici.
Il Carnevale, in Guinea-Bissau, è la festa più partecipata dell’anno: anima infatti numerose regioni, città, cittadine e villaggi e coinvolge la popolazione locale nei preparativi anche nei mesi precedenti allo svolgersi dell’evento.
Uno dei centri nevralgici del Carnevale è sicuramente la capitale Bissau, dove è quasi d’obbligo una visita della città antica, Bissau Velho (Bissau Antica), che si trova alle spalle del porto. La città conserva le testimonianze dell’antica colonizzazione portoghese e i segni dell’epoca della tratta degli schiavi. Le maschere provenienti da tutto il Paese e rappresentative dei quartieri di Bissau, i “Bario”, sfilano lungo la via principale della città, l’Avenida Amícar Cabral. Si uniscono poi alla parata le maschere di guerrieri armati di frecce e vestiti con pelli di coccodrillo e le ragazze coperte di perline.
Approfittare del Carnevale per visitare la città potrebbe essere una buona idea, basta considerare che ci saranno folle di persone che si riversano nelle strade. Il centro è caratterizzato da stradine tortuose e case in stile mediterraneo. Merita una visita la Fortezza di Amura, in cui si trova il Mausoleo del Padre della nazione guineana, l’eroe rivoluzionario Amílcar Cabral. La Fortezza è visitabile dall’esterno.
Se, invece, si desidera vivere la tradizione del Carnevale in un contesto più ridotto, è possibile recarsi a Bubaque per immergersi nei festeggiamenti della tradizione Bijagós. Qua il Carnevale è diverso e più limitato di quello di Bissau, ma sempre affollato di spettatori e partecipato da tutta la popolazione della cittadina e delle isole vicine. È caratterizzato principalmente dalla sfilata di diversi temi ed epoche della cultura Bijagó (Cabarós, Camabis) con ragazzi, ragazze e persone mascherate che ballano su trampoli (chiamati meletcho dai bambini del posto).
Il centro di questo vecchio agglomerato urbano merita una visita alla scoperta delle vecchie case coloniali. Da vedere, infine, la spiaggia di Bruce con sabbia fine e bianca e poco frequentata: il posto ideale dove riposarsi dopo la full immersion carnevalesca!
Per il viaggio segnaliamo due tour operator specializzati anche in Guinea-Bissau (cui si riferiscono le foto pubblicate nel servizio):
TransAfrica: www.transafrica.biz
Kanaga Adventures Tour: www.kanaga-at.com
(Valentina Giulia Milani)