Il governo della Guinea Bissau ha deciso di cambiare il nome dello stadio di Bafatá in Estádio Pelé, in risposta all’appello del presidente della Fifa, Gianni Infantino, che chiedeva un tributo mondiale all’ex calciatore brasiliano morto da pochi giorni. Come una delle primissime giovani superstar sportive nere dell’era televisiva, riporta la Bbc, Pelé ha attirato l’affetto degli africani in tutto il continente. Durante i movimenti per la decolonizzazione dell’Africa tra gli anni Cinquanta e gli anni Sessanta, Pelé fu invitato dai nuovi paesi indipendenti a giocare delle partite amichevoli con il suo club, il Santos FC, e la nazionale brasiliana.
La decisione di intitolare uno stadio al campione deceduto pochi giorni fa è stata presa dal consiglio dei Ministri guineano, riunito a Bissau, sotto la presidenza del capo di Stato, Umaro Sissoco Embalò. Lo si apprende da un comunicato del governo. “Come risultato e come espressione del riconoscimento pubblico dello status di Re del calcio mondiale che gli è stato concesso, il consiglio dei Ministri ha deciso di chiamare lo Stato regionale di Bafatá ‘Stadio di Pele’ in risposta all’appello del presidente della Fifa”, viene sottolineato nella nota.
Finora il campo da gioco di Bafatá si chiamava Estádio da Rocha ed era utilizzato dallo Sporting Clube de Bafatá, una società fondata nel 1937 che partecipa regolarmente al campionato di calcio guineano di prima divisione.
Il giorno dell’annuncio della morte di Pelé, lo scorso 29 dicembre, il presidente della Federazione calcistica della Guinea-Bissau, Carlos Teixeira, ha rivolto le sue condoglianze alla popolazione e alla Confederazione calcistica brasiliana (Cbf).
Pelé è morto all’età di 82 anni, all’ospedale Albert Einstein di San Paolo, in seguito al cedimento di più organi dovuto alla progressione di un cancro al colon.