È di 8 morti il primo bilancio ufficiale, diffuso dalla polizia della Guinea, dell’esplosione e del conseguente incendio sviluppatosi nel deposito di carburanti del porto di Conakry. Secondo i media locali, sono almeno 100 i feriti portati d’urgenza negli ospedali della capitale guineana.
L’esplosione, avvenuta poco dopo la mezzanotte, è stata molto violenta e ci sono testimonianze che riferiscono che nella zona di Kaloum, vicino al porto, diverse case sono state scoperchiate dall’onda d’urto e alcuni edifici sarebbero crollati.
Il governo della Guinea, con un comunicato diffuso questa mattina, ha annunciato l’apertura di un’indagine per “stabilire cause e responsabilità” dell’esplosione, e del conseguente enorme incendio. Il governo, che è guidato da una giunta militare, ha detto che “nelle prossime ore verrà comunicato lo stato di avanzamento dei lavori”. Attualmente sono presenti sul posto diverse squadre di vigili del fuoco, intenti a cercare di domare le fiamme.
L’esplosione, e il conseguente incendio, di origine sconosciuta, si è verificata nel principale deposito di idrocarburi della compagnia petrolifera guineana, a Kaloum e il governo ha espresso nella nota stampa la sua “profonda preoccupazione per questo evento, la cui portata e conseguenze potrebbero avere conseguenze dirette” per i cittadini guineani. Il deposito di Kaloum è l’unico in tutta la Guinea.
Il governo ha invitato la popolazione ad “allontanarsi dal sito”, finché “la situazione non sarà completamente sotto controllo” e ha ordinato la chiusura di istituti scolastici e delle stazioni di servizio. I lavoratori del settore pubblico e privato sono stati “invitati a restare a casa”, ad eccezione delle forze di difesa e di sicurezza.
Immagini e video condivisi sui social mostrano un enorme incendio e decine di persone che camminano a piedi per fuggire dalla scena verso la periferia.
Foto: Afp