La società mineraria russa Rusal ha reso noto che presto non sarà in grado di pagare gli stipendi ai suoi circa 4.000 dipendenti diretti in Guinea a causa delle restrizioni bancarie imposte a Mosca dalla comunità internazionale per via dell’invasione dell’Ucraina. Lo riportano i media guineani, che citano fonti interne alla società.
In Guinea Rusal controlla la Cbk (la compagnia di bauxite di Kindia), la Friguia (che produce alluminio) e la Cobad (la compagnia di bauxite di Dian-Dian). La scorsa settimana quasi tutti i 1.250 dipendenti guineani di Cbk sono stati costretti a prendere anticipatamente le ferie annuali per mancanza di attività: lo stabilimento di Cbk che raffina la bauxite estratta a Débélé e che si trova Mikolaev, in Ucraina, è fermo dal 24 febbraio, una situazione aggravata dai bombardamenti su Mikolaev dell’8 marzo scorso.
Le navi che trasportano bauxite tra la Guinea e l’Ucraina non ancorano più a Conakry e le banchine minerarie della città sono ferme.
I media sottolineano che il blocco del sistema Swift causerà problemi per il pagamento degli stipendi, delle fatture ai subappaltatori, delle tasse minerarie per 430.000 tonnellate di allumina, delle tasse per 6 milioni di tonnellate di bauxite e il contributo al Fondo per lo sviluppo economico e locale (Fodel), milioni di franchi che non potranno essere pagati.