Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha reso omaggio ieri alle vittime del massacro del 28 settembre 2009 avvenuto durante una manifestazione dell’opposizione a Conakry. Guterres si è espresso a riguardo prendendo atto dell’apertura del processo – ieri a Conakry – sulle drammatiche vicende. Lo si apprende da una nota ripresa dai media locali.
Il segretario ha inoltre ribadito l’impegno delle Nazioni Unite a “sostenere gli sforzi per assicurare giustizia e responsabilità per questi crimini” e ha invitati le autorità a “garantire che i processi siano condotti secondo lo stato di diritto, in modo che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni e le vittime ricevano un risarcimento”.
Nel frattempo, il processo per gli abusi commessi in uno stadio di Conakry il 28 settembre 2009, per cui è imputato l’ex presidente guineano Moussa Dadis Camara e cinque dei suoi ex-fedelissimi, tutti agli arresti, è stato rinviato a martedì 4 ottobre. Il processo si è aperto mercoledì ieri presso il tribunale Dixinn di Conakry.
All’apertura del processo, gli undici imputati sono saliti sul banco degli imputati dove hanno dichiarato la loro identità e sono stati informati dei fatti per cui sono perseguiti. Dei 12 imputati, 11 erano presenti all’udienza di mercoledì: Cécé Raphaël Haba, Marcel Guilavogui, Claude Pivi, Moussa Tiégboro Camara, Ibrahima Camara, Aboubacar Diakité detto Toumba, Blaise Goumou, Moussa Dadis Camara, Mamadou Aliou Keita, Abdoulaye Chérif Diaby e Paul Mansa Guilavogui.
Dalla stampa locale si apprende che al fine di cooperare pienamente per l’effettivo svolgimento e il successo del processo per i massacri del 28 settembre 2009, la Guinea e la Corte penale internazionale (Cpc) hanno firmato un memorandum d’intesa.
L’accordo, firmato dal procuratore della Corte penale internazionale, Karim Khan, e dal presidente di transizione della Guinea, il colonnello Mamadi Doumobouya, riguarda, tra l’altro, il rispetto della Carta transitoria in vigore in Guinea, l’assistenza tecnica della Corte penale internazionale al processo del 28 settembre e la condivisione di informazioni tra lo Stato guineano e l’ufficio della Corte sullo svolgimento del processo.
In una dichiarazione rilasciata ieri e ripresa dai media locali, la Federazione internazionale per i diritti umani (Fidh), l’Organizzazione guineana per i diritti umani e dei cittadini (Ogdh) e l’Associazione delle vittime, dei parenti e degli amici degli eventi del 28 settembre 2009 (Avipa) hanno accolto con favore l’apertura del processo e hanno esortato le autorità guineane a condurre “un processo equo, imparziale e trasparente, rispettoso dei diritti di tutte le parti”.