In Guinea si vota per le elezioni legislative e per il referendum costituzionale. Domani, 22 marzo, i seggi apriranno in tutto il Paese tra proteste delle opposizioni e delle organizzazioni internazionali e timori di contagi da Covid-19.
L’Organizzazione internazionale della francofonia e l’Ecowas, la comunità economica dell’Africa occidentale, hanno ritirato il loro sostegno al processo elettorale perché non sarebbero assicurate le condizioni minime per un sondaggio serio e pacifico. Anche l’Unione Europea ha contestato l’organizzazione del voto. Le cancellerie europee hanno protestato per il taglio della connessione a internet dalle scorse notti nel Paese.
A protestare, anche l’opposizione. Il Fronte nazionale per la difesa della Costituzione teme che queste elezioni e questo referendum siano gli strumenti con i quali il presidente Alpha Condé cerchi di forzare il dettato costituzionale per rimanere al potere candidandosi per un terzo mandato.
Il governo non vuole però sentir parlare di un ulteriore rinvio e i preparativi continuano nonostante i timori per il possibile contagio da coronavirus. Gli assembramenti nei seggi potrebbero favorire la trasmissione del Covid-19.