I leader africani ai funerali di Elisabetta II

di claudia
regina elisabetta

Erano oltre 2.000 gli invitati ai funerali di Elisabetta II a Londra, che si sono svolti oggi a mezzogiorno: membri della famiglia reale, di altre famiglie reali ma anche rappresentanti da tutti i Paesi del Commonwealth e del mondo, tra cui molti presidenti e primi ministri.

Dall’Africa erano presenti il rwandese Paul Kagame, il congolese Denis Sassou Nguesso, il senegalese Macky Sall, che è anche l’attuale presidente dell’Unione Africana, il comoriano Azali Assoumani (accompagnato dalla moglie). A loro si sono uniti anche Ali Bongo Ondimba (il cui paese, il Gabon, è entrato a far parte del Commonwealth alla fine di giugno), il sudafricano Cyril Ramaphosa, il ghanese Nana Akufo-Addo e il keniota William Ruto. Tra i re tradizionali africani c’erano anche il sovrano degli Ashanti, Otumfuo Nana Osei Tutu II, e quello del Lesotho, Letsie III. Paul Biya e Umaro Sissoco Embaló sono stati rappresentati dai rispettivi primi ministri, Joseph Dion Ngute e Nuno Gomes Nabiam. Il nigeriano Muhammadu Buhari è stato rappresentato dal suo vicepresidente, Yemi Osinbajo, e George Weah dal suo ambasciatore nel Regno Unito, Gurly Gibson Schwarz. Re Maometto VI, come vuole la tradizione, ha dovuto scegliere se mandare suo fratello, il principe Moulay Rachid, o suo figlio, Moulay El Hassan: i re del Marocco non partecipano mai ai funerali.

Tra i grandi assenti il congolese Félix Tshisekedi, l’ivoriano Alassane Ouattara (la delegazione ivoriana è stata guidata da Abdourahmane Cissé, segretario generale della presidenza), il beninese Patrice Talon, il gibutino Ismaïl Omar Guelleh e il centrafricano Faustin-Archange Touadéra, che si stanno recando direttamente a New York per l’Assemblea generale dell’Onu.

Nessun capo di stato espressione di una giunta militare, come in Mali, Guinea e Burkina Faso ha partecipato alla cerimonia.

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