Quest’anno il Mali ha prodotto solo 390.000 tonnellate di cotone, la metà rispetto all’anno scorso. Questo calo ha fatto scendere il Mali al terzo posto tra i produttori di cotone africani, dietro a Benin e Burkina Faso.
Il primo posto spetta al Benin con 587.000 tonnellate, seguito dal Burkina Faso, riferisce Radio France Internationale (Rfi), precisando che queste cifre, non ancora proclamate ufficialmente, sono state diffuse durante l’ultima riunione del Programma regionale per la produzione integrata di cotone in Africa (Pr-Pica), tenutasi la scorsa settimana ad Abidjan.
Alla base di questi cali di produzione ci sono fattori comuni a tutti i Paesi africani, come l’attacco dei parassiti e la mancanza di fertilizzanti in diversi bacini di cotone, ma anche fattori specifici di alcuni Paesi, in particolare l’insicurezza in Mali e Burkina, secondo la stessa fonte.
Anche se sperava di fare meglio, il Benin è sfuggito alla doppia maledizione dei fertilizzanti e delle vespe nella stagione 2022/2023 più dei suoi vicini, grazie soprattutto alla semina precoce, che avrebbe permesso alla coltura di resistere meglio, ma anche, grazie all’anticipazione delle autorità, a un maggiore uso di fertilizzanti, che avrebbe prodotto piante più robuste contro gli insetti, osserva Rfi.
