La Nigeria, Paese più popoloso del continente, sta vivendo gli anni d’oro del cinema. Secondo quanto riporta un approfondimento del giornale nigeriano The Republic, l’industria cinematografica del Paese, Nollywood, è cresciuta negli ultimi cinque anni, resistendo anche alla tempesta del del Covid che si è abbattuta sul settore. Il boom riguarda sia lo sviluppo tecnologico, che gli affari. Un settore sulla cresta dell’onda in controtendenza alla crisi che sta pesando attualmente sui cittadini per la perdita di valore della naira.
Gli anni gloriosi di Nollywood, cosi sono stati definiti, sono dovuti a nuovi investimenti esteri e collaborazione con i servizi di streaming ma, il peso specifico di questo passaggio riguarda anche la creatività. I veterani del settore hanno infatti aperto gratuitamente le porte delle accademie di cinema ad alcuni studenti desiderosi di imparare, rendendo più accessibile il cinema a chi prima solo lo sognava.
Tra le più celebri citiamo EbonyLife della produttrice Mo Abudu, conosciuta a livello internazionale per il film Wedding party e per la collaborazione con Netflix. Kap academy, fondata da Kunle Afolayan, è un altro riferimento per i giovani studenti che vogliono entrare nell’industria. L’accademia mira a formare trecentomila studenti in tre anni.
Software all’avanguardia, possibilità di comprare il biglietto online, sale cinematografiche rinnovate: la crescita di Nollywood è dovuta anche a un incremento dell’apporto tecnologico, oggi più raffinato e pensato per migliorare l’esperienza degli spettatori.
Si fanno sempre più film che vengono poi distribuiti nelle sale: dalla produzione e distribuzione di 1.800 film nel 2013, si è passati a 2.500 film, riporta il Premium Times. Non solo film: le collaborazioni con i servizi di streaming hanno portato alla realizzazione di diverse serie di successo, tra cui Blood sisters. Aldilà degli investimenti, il settore è trainato da una nuova generazione di giovani registi che, con la loro creatività e spirito critico sulla contemporaneità cercano di fare la differenza portando nuovi temi sugli schermi, rompendo la tradizione.