Il consumo e il traffico di droga in Africa in preoccupante aumento

di claudia
cocaina

di Céline Camoin

In occasione della Giornata mondiale contro la droga, l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite lancia l’allarme per quanto riguarda il continente africani: Il traffico di droga da e verso l’Africa è chiaramente aumentato nel corso degli ultimi tre decenni.

I Paesi africani sono sempre più colpiti dal traffico di droga e dai danni legati al loro consumo, man mano che i gruppi criminali si rivolgono verso il continente per farvi transitare cocaina. Sebbene i paesi africani non siano tradizionalmente situati lungo le principali rotte del traffico di droga, i gruppi criminali si rivolgono sempre più a questo continente per effettuare il trasbordo di cocaina, eroina e metanfetamine. Il traffico di droga da e verso l’Africa è chiaramente aumentato nel corso degli ultimi tre decenni. Lo sottolinea l’ultimo rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite sulla droga e il crimine (Unodc), il World Drug report 2024, reso noto ieri in occasione della Giornata mondiale contro la droga.

Secondo dati qualitativi, l’Africa è la regione dove il consumo di cannabis sta aumentando più velocemente. L’uso non medico di versioni falsificate del tramadolo, un oppioide non soggetto al controllo internazionale, è un’altra tendenza caratteristica che si osserva principalmente in Africa.

La cocaina, che in precedenza si pensava transitasse solo attraverso la regione, ora è sempre più consumata. Inoltre, l’eroina continua a portare un numero considerevole di persone a sottoporsi a cure nell’Africa settentrionale e orientale, così come in alcune parti dell’Africa meridionale.

L’uso di miscele e preparati conosciuti con nomi come “kush”, “karkoubi” o “nyaope” è un fenomeno sempre più preoccupante. Secondo le informazioni disponibili, limitate, questi prodotti contengono diverse sostanze nocive, comprese varie droghe illecite, prodotti farmaceutici come benzodiazepine, alcool e solventi.

L’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine incoraggia quindi i governi africani a investire maggiormente nella ricerca e nella prevenzione, al fine di rispondere al meglio a quello che il rapporto identifica come un crescente problema di salute pubblica nel continente.

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