Scoppia la polemica in Gambia dopo che al recente concorso di bellezza del Paese una della concorrenti si è presentata con il costume tipico del kankurang, rito di iniziazione considerato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, praticato nelle province Mandinka del Senegal e del Gambia. La scelta ha scatenato accesi dibattiti, tra chi pensa che l’abbigliamento tradizionale non dovrebbe essere indossato dalle donne poiché legato alle cerimonie di circoncisione maschile e chi invece ritiene che ci sia un predominio maschile sui riti che debba essere rivisto.
Il kankurang, rito iniziatico praticato in Gambia nella comunità malinkè, ha ottenuto nel 2005 il riconoscimento da parte dell’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità. Nelle scorse settimane a Janjanbureh, Gambia si è svolto un festival dedicato alla celebrazione di questo rito di iniziazione.
Il personaggio centrale del Kankurang, si legge sul sito di Unesco, “è un iniziato che indossa una maschera fatta di corteccia e fibre rosse di un albero chiamato faara; è vestito di foglie e il suo corpo è dipinto con tinte vegetali. È associato alle cerimonie di circoncisione e ai riti di iniziazione”. L’iniziato durante il rito balla una danza tipica con accompagnamento musicale. “La sua apparizione è scandita da una serie di tappe rituali: la designazione dell’iniziato che indosserà la maschera e la sua investitura da parte degli anziani, il ritiro nel bosco con gli iniziati, le veglie e le processioni nel borgo dei nuovi iniziati”. Il Kankurang ha un significato rituale e culturale per la popolazione, essendo sia garante dell’ordine e della giustizia, sia l’esorcista degli spiriti maligni”. Il rito è inoltre un momento di grande insegnamento per i giovani che acquisiscono conoscenze e regole di comportamento”.
Il fatto che una donna abbia indossato questo costume non è piaciuto a parte degli spettatori, che ci hanno visto una mancanza di rispetto verso questo rito, nonostante non sia ormai più così praticato, per la riduzione delle foreste sacre, si legge su Unesco. Diversi utenti hanno commentato il fatto suoi social, dove si è accesa una polemica sul predominio del maschile nei riti culturali del Paese. Il commentatore gambiano di questioni sociali Saikou Camara, riporta il sito The East African, ha suggerito che l’abbigliamento Kankurang ha origine da una tradizione femminile che “è stata usurpata dalla società dominata dagli uomini”. Una considerazione che piò essere storicamente discutibile, ma aldilà di questo, da apprezzare è il tentativo di una donna di indossare questo costume, per mostrare al mondo e portare valore alla ricchezza di rito, parte del patrimonio culturale del Paese che, ricorda The East African, dovrebbe venir prima di ogni polemica sul genere.
Importante la questione che questo fatto ha sollevato: i riti devono ricalcare la tradizione o possono adattarsi a un cambiamento, mettendoli in discussione alla luce del tempo e della cultura che cambia?