Torna a crescere l’indebitamento dell’Africa. Nel 2019, secondo il rapporto International Debt Statistics 2021 della Banca Mondiale, il continente aveva 73,8 miliardi di dollari di debito estero contro i 19,9 del 2009. Il Kenya è il Paese che ha accumulato più oneri passando da 8,5 a 34,2 miliardi di dollari, seguito dalla Tanzania, da 7,6 a 19,5 miliardi.
«L’eccesso di debito potrebbe rallentare gli investimenti e la crescita per gli anni a venire – ha affermato David Malpass, analista della Banca mondiale -, un fardello per i poveri che ora deve essere affrontato dai creditori di tutto il mondo, adottando misure tempestive per ridurre in modo permanente gli stock di debito insostenibile per i Paesi più poveri».
Il rapporto afferma che quasi la metà dei Paesi a basso reddito ha difficoltà legate al debito e agli interessi che sono destinati a crescere. A ottobre, molte nazioni hanno chiesto la cancellazione del debito al Fondo monetario internazionale. L’istituzione finanziaria, al momento, ha però concesso solo un’estensione di sei mesi a 28 nazioni a basso reddito (tra le quali il Ruanda).
«Il rischio è che troppi Paesi poveri usciranno dalla crisi del Covid-19 con un eccesso di debito che potrebbe richiedere anni per essere gestito – ha affermato Malpass -. Per costruire una ripresa economica durevole, i Paesi dovranno raggiungere la sostenibilità del debito a lungo termine».