In Gambia, il governo sta collaborando con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (Unesco) per creare un fondo dedicato al finanziamento delle arti e della cultura. “Nell’ambito del programma Unesco-Aschberg e sotto la guida del Centro nazionale per le arti e la cultura (Ncac), […] il Gambia sta ricevendo l’assistenza di esperti per rendere operativo il Fondo nazionale di dotazione per le arti e la cultura al fine di migliorare il finanziamento dei programmi artistici e culturali”, si legge in una nota pubblicata sul sito dell’organizzazione.
La creazione di questo fondo mira a rivitalizzare le industrie creative che sono state duramente colpite dalla pandemia. “Come in molti altri Paesi del mondo, le industrie culturali e creative del Gambia sono state gravemente colpite dalla pandemia da Covid-19. Le misure di contenimento hanno impedito agli artisti di continuare a lavorare e a esibirsi, con un impatto drammatico sulla loro capacità di guadagnarsi da vivere. È in questo contesto che il Ncac ha organizzato un incontro in cui gli artisti partecipanti hanno sottolineato l’urgente necessità di creare un fondo nazionale per le arti e la cultura”, spiega l’Unesco.
Il fondo consentirà ai vari attori dell’industria creativa e culturale gambiana di finanziare i loro progetti. “Se i nostri artisti hanno dei progetti, come album da lanciare o film da girare, potranno ricorrere a questo fondo e ottenere un sostegno finanziario”, ha commentato Hassoum Ceesay, direttore del Ncac.
L’iniziativa gambiana è ancora in fase di consultazione con gli esperti dell’Unesco per la creazione del fondo.
Foto di apertura: una danza tradizionale del Paese.
