Il Ghana ha firmato mercoledì una lettera d’intenti (Loi) per ridurre la deforestazione, con Emergent, un’organizzazione non-profit statunitense, nell’ambito della coalizione Lowering Emissions by Accelerating Forest Finance (Leaf) che ha mobilitato 1 miliardo di dollari per i Paesi che cercano di ridurre le emissioni di gas serra associate alla deforestazione e al degrado delle foreste (Redd+). Lo si apprende dalla stampa locale che precisa che il ministro ghanese delle terre e delle risorse naturali, Samuel Jinapor, ha firmato la Loi a nome del Ghana alla alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici , Cop26, in corso a Glasgow, in Scozia.
La Loi firmata indica la possibilità per il Ghana di stipulare un accordo di acquisto con i membri della coalizione Leaf per i pagamenti basati sui risultati (Redd+). Secondo Jinapor l’iniziativa della coalizione Leaf ha dimostrato l’ambizione di fornire un valore finanziario quasi commisurato alla riduzione delle emissioni di carbonio a 10 dollari per tonnellata per incentivare ulteriori ambizioni collettive per affrontare l’emergenza climatica con urgenza.
Ha detto che la coalizione Leaf è cruciale per la lotta del Paese contro il cambiamento climatico e ha affermato la volontà del governo ghanese di lavorare con la coalizione per investire nella riduzione della deforestazione, nella forestazione aggressiva e nello sviluppo rurale sostenibile.
Leaf è una coalizione globale volontaria che comprende il settore privato e i governi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito e Norvegia, che si sono uniti per finanziare la conservazione delle foreste tropicali per contribuire a ridurre il riscaldamento globale a 1,5 gradi come previsto dall’Accordo di Parigi.
Redd+ è una struttura sostenuta dalle Nazioni Unite che mira a frenare il cambiamento climatico fermando la distruzione delle foreste. Le medesime fonti ricordano che Ghana sta intraprendendo diversi interventi nell’ambito di questo quadro.
