Pilastro del giornalismo e dell’informazione sull’Africa, il camerunese Alain Foka, ha annunciato che lascia l’emittente francese Radio France Internationale (Rfi) dopo almeno tre decenni di servizio.
Nel suo addio pubblicato sui social network si legge: “Dopo trent’anni di buon e leale servizio in cui ho provato sulle antenne di RFI a regalarvi una lettura africana dell’attualità internazionale con Médias d’Afrique (quotidiano per 16 anni) e Le Débat africain (settimanale da 12 anni), oltre a una migliore visibilità dei campioni africani con Afrique + (settimanale da 5 anni), e una versione africana che copre la storia contemporanea del nostro continente attraverso Archives d’Afrique ( settimanale per 31 anni); ho deciso e scelto di lasciare RFI a fine ottobre 2023”.
Il giornalista e analista ringrazia il pubblico e una serie di colleghi. Rassicura dicendo che continuerà il proprio lavoro sulla propria piattaforma digitale, che gode già di milioni di abbonati, e che non si tratta di addio ma piuttosto, di una rinascita.
Inoltre, nei giorni scorsi, ha annunciato la creazione della società Mansah in Togo, specializzata in consulenza, strategia, lobbying.
Alain Foka è nato il 22 luglio 1964 a Douala. Ha iniziato la sua carriera come giornalista alla France Inter. Lavora contemporaneamente a Europe 1. Nel 1992 ha fondato la società Phoenix Productions Médias, diventata Idy Productions, con la quale ha prodotto una cinquantina di documentari per Planète, France 2 e TF1. Dal 1994 era giornalista presso Rfi.
In rete, numerosi follower accolgono la notizia con entusiasmo. Viene considerata infatti una liberazione dal quadro dei media ufficiali francesi.
Da anni il giornalista Alain Foka è diventato una delle voci più critiche nella narrativa occidentale sull’Africa. Denuncia regolarmente la condiscendenza, il disprezzo, l’ipocrisia e il paternalismo delle grandi potenze nei loro rapporti con il continente africano.