Il governo del Mali accusa Macron, “neocoloniale e paternalista”

di claudia

Un atteggiamento “neocoloniale, paternalistico e condiscendente” che andrebbe abbandonato definitivamente: con queste parole il governo di transizione del Mali ha commentato le accuse mosse dal presidente francese Emmanuel Macron durante il suo recente viaggio in Africa occidentale, in particolare durante la conferenza stampa a Bissau del 28 luglio scorso. Secondo una nota del governo di Bamako diffusa domenica sera infatti “il Capo dello Stato francese ha ribadito accuse errate affermando che le autorità maliane intrattengono rapporti con un gruppo paramilitare, senza mai fornire alcuna prova, nonostante le smentite delle autorità di transizione”. Il governo del Mali ha anche respinto le accuse di violenze da parte delle forze armate del Mali sui civili.

Il Mali sostiene che le parole di Macron contengano “gravi accuse che rischiano di suscitare odio etnico e minare la convivenza, alla coesione, come così come all’armonia tra i maliani” ed ha ricordato al capo di stato francese “il ruolo negativo e la responsabilità della Francia nel genocidio dei tutsi in Rwanda, evento che ancora rattrista l’umanità”. Per questa ragione il Mali, nei mesi scorsi, ha cacciato l’ambasciatore di Francia e ha sospeso i media France 24 e Radio France Internationale, accusati di comportarsi come una moderna “radio Mille colline”: la Francia, secondo Bamako, “ha sempre lavorato per dividere e spartire il nostro Paese, non è in grado di dare lezioni al Mali”.

Il governo di transizione ha infine ricordato che “il Mali, patria dei grandi imperi dell’Africa occidentale, culla di una civiltà secolare e paese di tolleranza, si basa sulla sua diversità etno-culturale, sulla buona coesione sociale tra tutti i gruppi etnici e le comunità che lo compongono ” e ammettendo infine che “dobbiamo riconoscere che negli ultimi anni il tessuto sociale è stato degradato, a causa dei conflitti comunitari che vengono sfruttati dai gruppi terroristici e dai loro stati esteri sponsor”. 

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