Il Kenya vince l’Oscar del turismo: «Ha i migliori safari del mondo»

di Enrico Casale
safari

In Kenya vengono organizzati i migliori safari del mondo. Ad attestarlo, il World Travel and Tourism Council che ha assegnato al Paese dell’Africa orientale il World Travel Awards, prestigioso riconoscimento che premia le migliori mete turistiche (considerato l’Oscar del settore viaggi). Negli ultimi anni, Nairobi ha già vinto nel 2013, nel 2015 e nel 2016. Quest’anno, però, la competizione è stata particolarmente dura perché il Kenya ha dovuto superare la concorrenza agguerrita di Sudafrica, Botswana, Namibia, Tanzania, Zambia, Uganda e Zimbabwe.

L’offerta turistica keniana non è al top solo nel settore dei safari. Nairobi ha infatti vinto anche il premio per le migliori spiagge in Africa, per il migliore parco nazionale in Africa e il premio per i leader turistici in Africa.

Riconoscimenti sono andati anche alla Tanzania (migliore isola privata al mondo e migliore safari lodge) e al Sudafrica (più prestigioso resort, migliore villa privata di lusso al mondo e migliore riserva privata).

Il presidente del Kenya Tourism Board, Jimi Kariuki, ha definito il premio come un grande onore per il suo Paese. Ha aggiunto che il Kenya ha meritato la vittoria considerato l’eccellente livello di safari nella Riserva Nazionale Masai Mara, nel Parco Nazionale di Amboseli, nel Parco Nazionale del Lago Nakuru e nei parchi nazionali di Tsavo Est e Ovest.

«Lo spettacolo annuale della migrazione degli gnu nel Mara e l’abbondanza di fauna selvatica nei nostri parchi, che include i Big Five, sono solo due degli elementi che portano il Kenya ad eccellere nel mondo dei safari», ha affermato Kariuki.

Il premio rappresenta un’ulteriore spinta per il settore turistico che è una delle principali fonti di entrata per il bilancio di Nairobi. Kariuki ha infatti dichiarato che il Kenya sfrutterà questo riconoscimento per promuovere maggiormente il Paese e attirare nuovi appassionati di fauna selvatica. È necessario, però, lavorare ancora e meglio per proteggere la flora e la fauna preservandola dal bracconaggio illegale che è ancora molto diffuso: «La fauna selvatica è un grande patrimonio, che dobbiamo conservare per lo sviluppo di un turismo che sia sostenibile».

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