a cura di Stefania Ragusa
Nogaye Ndiaye, nata e cresciuta in Italia da genitori senegalesi, per lungo tempo ha desiderato essere bianca e ha cercato di camuffare il suo essere. Portava le parrucche per nascondere i capelli, si faceva chiamare Noghina, ritenendolo un nome più occidentale… Un viaggio negli Usa, la visione di un mondo differente, l’ha fatta “svoltare” e l’ha spinta a intraprendere un percorso al contrario, per riappropriarsi delle sue radici, decolonizzare la mente e sentirsi, per la prima volta, “fortunatamente nera”. E Fortunatamente nera. Il risveglio di una mente colonizzata è il titolo del libro che ha scritto e pubblicato con Harpers Collins (2023, pp. Xxx, €16.90).
Lei, che pensava da bambina che sarebbe andata in Senegal da grande per far volontariato, è finalmente andata a conoscere il Paese d’origine della sua famiglia, scoprendolo ricco di risorse, umanità e bellezza. In questo libro, che mixa ricordi personali e intento divulgativo, ricostruisce il suo cammino personale e offre al lettore una serie di insight sull’Italia di oggi e sulle sue contraddizioni. Ndiaye è laureata in giurisprudenza e dal 2020 gestisce su instagram una pagina intitolata @leregoledeldirittoperfetto, che inizialmente parlava di metodo di studio e problematiche legate allo status di studenti, ma poi si è aperta alla leggerezza e al nuovo corso della proprietaria, alle sue riflessioni sul razzismo e ai paradossi che scaturiscono dalla mentalità razzista, più o meno consapevole. La pagina è diventata anche una vetrina della sua attività imprenditoriale a conduzione famigliare. Con la madre e altri parenti ha dato vita al brand Maison Dianko, un e-commerce che “celebra la storia e la cultura senegalese” proponendo stoffe, vestiti e accessori rigorosamente made in Senegal.
Fortunatamente nera. Il risveglio di una mente colonizzata, di Nogaye Ndiaye, Harpers Collins (2023, pp. Xxx, €16.90).