di Antonio Dentice d’Accadia
Nella confraternita Murid di San Nicola la Strada si è svolto nei giorni scorsi un incontro tra la massima carica itinerante della tradizione muridista, Serigne Mame Mor Mbacké e diverse autorità e personalità locali. Oltre al delegato prefettizio e a vari rappresentati associativo-istituzionali, il dialogo con il filosofo Giuseppe Limone, stimato accademico esponente del Personalismo.
Il primo giugno è tornato nella Dahira di San Nicola la Strada (Caserta), sede della più importante confraternita Sufi Murid del Sud Italia, Sua Eccellenza Serigne Mame Mor Mbacké, maestro itinerante del Muridismo. La prima visita dopo il periodo pandemico. Ha avuto modo di dialogare con diverse autorità e rappresentanti del territorio, tra cui Giuseppe Limone, tra i principali filosofi italiani viventi.
Sua Eccellenza Mor Mbacké, nipote del fondatore del Muridismo, lo Cheik Ahmadu Bamba, è personalità assai nota in diversi ambienti. Da anni coordina tutti i Marabout (Maestri Murid) del mondo al di fuori del Senegal. L’UNESCO lo proclama “Ambasciatore Universale della Pace” ed è Presidente dell’Università “Ahmadu Bamba” di Touba, la città santa della tradizione mistica.
Essenzialmente due sono gli interessi internazionali di Sua Eccellenza: la lotta all’estremismo religioso islamico (numerose le dichiarazioni contro il radicalismo salafita) e il consolidamento dei rapporti tra le comunità senegalesi e le autorità locali. A Roma si era incontrato con il Papa e con Mamadou Seck, Ambasciatore del Senegal presso il Quirinale.
A San Nicola la Strada lo hanno atteso anche le delegazioni Murid di Campania, Lazio, Puglia e Calabria. Non a caso la Dahira in provincia di Caserta, normalmente, diventa la sede dei Gran Magal, la più nota celebrazione religiosa.
Savina Macchiarella, delegato prefettizio di Caserta, ha espressamente dichiarato che si tratta della comunità straniera più numerosa della provincia e, nel contempo, la più tranquilla: dati statistici alla mano. Grande è il livello di integrazione, come specificato dal responsabile della Protezione Civile Ciro De Maio, evidenziando una particolarità, molti ragazzi senegalesi diventano volontari della Protezione Civile. Inoltre, non dimentichiamo che durante la prima fase della pandemia, diverse decine di senegalesi del territorio hanno donato il proprio sangue ai centri italiani. Un gesto di grande nobiltà, ripreso tanto dalla stampa italiana quanto da quella del Senegal.
Tra gli altri presenti all’incontro: il Console Generale del Senegal a Napoli Idrissa Séne, il Marabout locale Abou Ka, il rappresentante dell’associazione senegalesi Assane Badiane, il Parlamentare senegalese responsabile dei cittadini all’estero, l’agente Marcellinaro della Municipale e vari rappresentanti delle associazioni di Caserta.
Il momento più profondo è stato il dialogo tra Sua Eccellenza e il Prof. Giuseppe Limone, Ordinario presso l’Università Vanvitelli, esimio accademico, nonché principale esponente del Personalismo europeo. Il Limone è insignito di vari riconoscimenti internazionali, tra cui il “Prix Emmanuel Mounier”.
La frammentazione comunitaria senegalese e l’ascesi mistica nell’unità di Dio, indipendentemente dalla religione di appartenenza, sono stati gli elementi portanti del discorso. Non a caso fu lo stesso Marabout a donare al Papa in Vaticano, il 20 giugno 2018, una poesia dedicata alla Madonna e scritta dal fondatore del Muridismo (suo nonno!).
Questa è la seconda volta che il Limone si interfaccia con il Muridismo, ma è la primissima che incontra una delle massime autorità. Essendo Mor Mbacké il Presidente dell’Università di Touba, le prospettive future prevedono intrecci accademici nell’esplorazione di un diverso livello di raffinata inter-religiosità. Era presente all’incontro come interprete il Dott. Malick Diaw, assistente di Sua Eccellenza e collaboratore del Marabout locale.