Il mio grosso grasso matrimonio nigeriano

di claudia

di Omolade Ayodele

A Lagos i fidanzati fanno a gara a organizzare lo sposalizio più sontuoso. E fanno crescere la florida industria delle nozze. Ricevimenti per centinaia di invitati, abiti tempestati di pietre preziose, arrivi in chiesa a bordo di yacht o elicottero, piogge di banconote sugli sposi. In Nigeria i matrimoni sono sempre esagerati e hanno spesso risvolti surreali.

Limousine e Cadillac non tirano più. Adesso va di moda atterrare con l’elicottero sul sagrato dalla chiesa. Oppure sbarcare con uno yacht a Elegushi Beach e celebrare il rito nuziale tra le palme, a piedi nudi sulla sabbia, con il fruscio delle onde del mare sullo sfondo, senza rinunciare all’abito tempestato di Swarovski. I nigeriani che convolano a nozze fanno a gara a ostentare il lusso più sfrenato. E la competizione si è fatta ancora più serrata con l’avvento di internet.

Oggi ci sono blog specializzati – come Nigeria Wedding o Bella Naija – che hanno milioni di follower e che pubblicano su Instagram le foto delle cerimonie. La platea del web commenta, apprezza, critica, vota il matrimonio migliore. Il prestigio personale si contende a suon di like. Le famiglie danno fondo ai risparmi pur di organizzare una cerimonia sontuosa, fanno il possibile per stupire, meravigliare, lasciare gli invitati a bocca aperta… A qualsiasi prezzo. «A Lagos il matrimonio ha sempre una doppia funzione: sigilla una promessa d’amore e certifica pubblicamente il benessere economico degli sposi», spiega Greace Abisade di WedExpo, la più importante fiera nigeriana del settore.

La multimilionaria industria delle nozze non conosce crisi e prospera malgrado il crollo del prezzo del petrolio che ha messo in ginocchio l’economica nigeriana. Commenta Abisade: «La gente è disposta a fare sacrifici su tutto – risparmia su spesa quotidiana, passatempi e vacanze – ma per il gran giorno non vuole rinunciare allo sfarzo più sfrenato».

Regali per gli ospiti

Per salire all’altare, una coppia di fidanzati deve preventivare una spesa minima di tre milioni di naira (circa novemila euro), ma spesso la cifra necessaria a festeggiare le nozze decuplica e può raggiungere anche i 50 milioni di naira. Nel conto è incluso tutto quanto serve a rendere speciale il giorno del fatidico sì: i fiori e gli addobbi per la chiesa, l’offerta per il pastore o il sacerdote, l’affitto della dimora per il ricevimento di nozze, il pranzo per almeno duecento persone, gli abiti degli sposi e dei loro famigliari più stretti, il fotografo e il cameraman per le riprese con il drone, il cantante per l’accompagnamento musicale, i fuochi d’artificio e… i regali per gli invitati.

Sì, l’upper class nigeriana usa così: non bastano confetti o bomboniere. Prima di accomiatarsi dagli ospiti della festa, gli sposi distribuiscono pacchi e sacchetti contenenti doni di vario tipo e valore, come prodotti per la pulizia della casa, piccoli elettrodomestici, talvolta persino dei notebook: dipende dalla disponibilità economica delle famiglie dei neo-coniugi… E da quanto queste sono disposte a investire per lasciare un ricordo indelebile a parenti e conoscenti.

Gusti esagerati

La cerimonia nuziale è una kermesse esagerata che coinvolge un gran numero di professionisti qualificati: cuochi, truccatori, parrucchieri, sarti, camerieri, cerimonieri, scenografi, decoratori, musicisti, buttafuori, artificieri…

Il gran regista dell’evento è il wedding planner, che ha il compito di organizzare nei minimi particolari “il giorno più bello e importante della vita”. Tocca a lui occuparsi di tutto: dagli inviti al rinfresco, dagli addobbi all’intrattenimento, dalla scelta dell’abito alle fedi nuziali, fino al viaggio di nozze. «Personalizziamo la festa in base ai gusti e al budget degli sposi», spiega Ngozi Rume Otogbolu, uno dei più quotati wedding planner di Lagos, cachet personale da un milione di naira (tremila euro) a matrimonio. «Il nostro compito è rendere possibile anche la richiesta più eccentrica e incredibile». C’è chi vuole scambiarsi gli anelli sotto una cascata di bolle di sapone e chi si accontenta di tagliare una torta alta due metri. C’è chi richiede l’accompagnamento musicale di un celebre rapper e chi desidera avere tra gli invitati una star del cinema o un fuoriclasse del pallone (tutti remunerati con ingaggi da capogiro).



© Ed Kashi/VII/LUZ

Arcobaleno di colori

Gli impegni della fase prematrimoniale – la presentazione ai futuri suoceri e l’accordo sulla dote che sancisce il fidanzamento – sono regolati dalle granitiche usanze della tradizione, mentre la cerimonia nuziale vera e propria (specie quella cristiana) è ispirata ai moderni costumi occidentali. Con alcune importanti particolarità. Il look delle damigelle in Nigeria viene scelto dalla madre della sposa (che è l’unica donna a vestire di bianco). Che si tratti di tailleur eleganti o di gonne gonfie come tulipani, la cosa più importante è il colore degli abiti. Messi al bando i toni pastello, i colori prediletti sono il verde brillante, l’azzurro lapislazzulo, il giallo canarino, il rosso ciliegia: tinte vivaci da accordare scrupolosamente coi bouquet dei fiori e con i drappi avviluppati sulla testa delle donne.

Le uniche tonalità sobrie ai ricevimenti nuziali sono quelle degli abiti gessati indossati dai testimoni dello sposo: bianchi o neri. L’effetto generale è un arcobaleno esagerato, dove non c’è spazio per la sobrietà. Per averne conferma basta visitare Lagos durante la stagione prediletta per i matrimoni, da aprile a dicembre, quando ogni giorno si celebrano decine di nuove unioni coniugali e la metropoli sembra attraversata da cortei carnevaleschi.

Plotoni di imbucati

Per partecipare a una cerimonia nuziale non è necessario ricevere un formale invito. «Ai ricevimenti ci sono centinaia di ospiti, schiere di amici e parenti – racconta il fotografo Ipinayio Ado Akingboye – ma anche plotoni di “imbucati”, conoscenti o semplici vicini di casa che s’infilano alle feste approfittando della confusione». Alcuni matrimoni arrivano ad avere più di mille partecipanti: è impossibile tenere sotto controllo tutti gli accessi. Per stimare il numero dei posti a sedere, gli organizzatori tengono sempre conto della presenza supplementare di un buon 25% di anonimi commensali. «Intrufolarsi furtivamente in una festa è un’attività piuttosto comune – conferma Mo Dharrah Sage, curatore del blog Nigerian Wedding –. Basta indossare un abito dai colori coordinati con gli altri ospiti, sorridere con noncuranza, mostrarsi a proprio agio. L’importante è non dare dell’occhio». E presentarsi al party con un dono per gli sposi.

Pioggia di banconote

Non esistono liste nozze. Il regalo deve essere presentato, o meglio, esibito, durante la festa. E chi non ha fantasia per scegliere un dono appropriato da impacchettare e infiocchettare per bene può sempre presentare il proprio omaggio quando arriva il momento clou della cerimonia nuziale: il ballo degli sposi. A quel punto avviene qualcosa di surreale. Mentre la coppia dei festeggiati balla avvinghiata al centro della sala, drappelli di invitati si avvicinano e lanciano mazzi di banconote sulle loro teste.

I biglietti da cento o duecento naira sono forniti agli ospiti dai “cambiamonete nuziali” – altre figure professionali imprescindibili ai matrimoni di Lagos – che scambiano pezzi da mille naira con banconote di taglio più piccolo (e si trattengono qualche spicciolo di commissione). Una pioggia di cartamoneta si riversa sugli sposi e svolazza sulla pista da ballo. Mentre le danze e la musica proseguono, un paio di damigelle ramazzano i soldi sulla pista e li infilano in un borsellino. A fine giornata toccherà a loro fare i conti e comunicare agli sposi l’ammontare dei doni. Non si arriverà mai a raccogliere quanto si è speso, ma le pazze nozze nigeriane sono un investimento irrinunciabile. A Lagos, quand’è il momento di organizzare un matrimonio c’è un modo di dire: «Big or nothing». In grande o niente.

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