Il miracolo dei gemelli siamesi: salvi dopo 15 ore in moto

di Enrico Casale
gemelli siamesi

Due gemelli siamesi sono sopravvissuti a un viaggio di 15 ore sul retro di una moto tra le foreste e i villaggi della Repubblica Democratica del Congo nel tentativo, poi andato a buon fine, di sottoporli a un’operazione di separazione. I due piccoli sono nati alla fine di agosto a Muzombo, un remoro villaggio nell’ovest del grande Paese africano. Il loro parto è stato naturale. Ma fin da subito l’ostetrica ha suggerito ai genitori di portarli in un ospedale attrezzato per separarli. L’operazione non è impossibile, i due bambini sono uniti solo a livello dell’ombelico e non condividono organi interni. Ma dove è possibile operarli e, soprattutto, come portarli? L’ospedale più vicino è a 300 miglia e non c’è altro mezzo che una moto.

Claudine Mukhena e Zaiko Munzadi decidono di tentare il tutto per tutto. Avvolti i piccoli in una coperta, partono in motocicletta. Percorrendo strade sterrate in mezzo alla jungla, attraversando fiumi, passando attraverso molti villaggi, papà, mamma e i due piccoli arrivano al centro di Vanga, dove è attivo un ospedale. Ma la piccola struttura sanitaria non è attrezzata per interventi così delicati come la separazione di due gemelli siamesi. L’unica soluzione è portarli a Kinshasa. Ma sono troppi chilometri. Portarli in moto non è possibile. Medici e infermieri contattano un ospedale della capitale e spiegano loro la situazione. Scatta una gara di solidarietà. Da Kinshasa parte un piccolo aereo che arriva a Vanga, carica la famiglia e si dirige verso Kinshasa. Qui vengono i gemelli vengono subito operati. Tutto fila per il verso giusto. I due piccoli sopravvivono e ora stanno bene. In totale, hanno dovuto sopportare un viaggio di andata e ritorno di 870 miglia (1.400 km) tra jungla, strade sterrate e volo aereo.

Dopo l’operazione vengono riportati a Vanga dove una équipe di medici segue il post intervento. Il dottor Junior Mudji, che ora si occupa di loro presso il Vanga Evangelical Hospital, commente: «Stanno bene, dormono bene e mangiano bene. In generale, il decorso è positivo. Li terremo per alcune settimane per essere sicuri che tutto vada per il verso giusto». Secondo Mudji, questa è stata la prima operazione per separare i gemelli siamesi nella Repubblica democratica del Congo. Anche se la nascita di siamesi in Africa non è così remota. Molti di essi però muoiono per mancanza di assistenza medica e per l’impossibilità di operarli in regioni remote. Ma ad Anick e Destin è andata bene. Nonostante il lunghissimo e avvenutroso viaggio.

 

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