Nelle zone rurali del Kenya, molte persone sono cresciute sentendo storie sui cosiddetti “Night Runners”, corridori notturni. Alcuni li hanno incontrati. Si dice che siano abitanti del villaggio posseduti da uno spirito demoniaco che li costringe a spaventare e terrorizzare i loro vicini di notte, correndo per le strade ricoperti di cenere, bussando alle porte o lanciando sabbia sui tetti. La loro identità è però ancora avvolta nel mistero.
In Kenya, in particolare nelle zone rurali, sopravvivono da generazioni i racconti sui corridori notturni. Si si dice siano uomini o donne di qualsiasi classe di reddito, che di notte fanno cose strane come correre per strada nudi e con il viso coperto di cenere, lanciare sabbia sui tetti di lamiera, scuotere gli alberi e bussare alle porte delle case.
Il giornale online Atlas Obscura ha riportato di recente l’attenzione sul fenomeno di cui si sa ancora troppo poco. Nessuno sa infatti chi siano questi corridori e che cosa li motiva. Alla base di questa mancanza di informazione ci sarebbe, secondo Tom Kwanya della Technical University of Kenya, una ricerca mai approfondita del tutto a causa dello stigma che avvolge le credenze antiche del Paese.
Solo la BBC nel 2019 aveva tentato di indagare il fenomeno, rivelando filmati sui corridori in azione di notte. La credenza generale nei villaggi è che si tratti di abitanti del villaggio posseduti da uno spirito demoniaco che li costringe a spaventare e terrorizzare i vicini di notte.
Lo studioso Kwanya è uno dei pochi che ha provato a occuparsene, confrontando interviste in dholuo, la lingua locale di Homa Bay, e una rassegna di ricerche risalenti all’inizio del ventesimo secolo.
Secondo il ricercatore, i corridori notturni sono persone comuni, uomini o donne di qualsiasi classe di reddito, che di notte oltre a correre fanno cose strane. “L’obiettivo di base non è l’esercizio fisico, ma spaventare e prendere in giro le vittime”, scrive. Una delle conclusioni a cui è arrivato riguarda il loro essere sostanzialmente innocui, nonostante rechino parecchio disturbo e paura. “Queste persone non ti fanno del male… il loro scopo principale è solo quello di venire a rendere la tua notte il più scomoda possibile”, ha commentato un funzionario di Homa Bay, cittadina nel Kenya occidentale.
Presenti nei racconti da generazione, la loro attività notturna ha cominciato ad emergere ancora di più una decina di anni fa, quando il presidente della Kenya Night Runners Association, Jack Songo, ha annunciato che stava facendo una campagna al governo per il riconoscimento della corsa notturna come sport ufficiale. “È un peccato che siamo stati discriminati per molto tempo, ma non facciamo del male a nessuno”, ha detto. Ha anche affermato che i corridori notturni hanno un impatto positivo sulle comunità offrendo maggiore sicurezza durante la notte.
Ma per molti kenioti però la corsa notturna è tutt’altro che un hobby, ma è strettamente legata al soprannaturale e alla stregoneria. I corridori notturni sono chiamati jajuok, che significa appunto “strega”. A Logooli si chiamano umurogi, Sono in molti a credere che la corsa notturna sia una vera e propria maledizione e che i corridori muoiano se tentano di resistere, riporta Atlas Obscura.