Il Niger è in lutto dopo un attacco terroristico di grave violenza contro la popolazione di Foumbita, una città situata a Tera, nella regione di Tillaberi. Il primo bilancio ufficiale parla di 44 morti e 13 feriti, di cui 4 in condizioni critiche.
In una dichiarazione ufficiale letta alla televisione nazionale venerdì, il ministro di Stato responsabile della Difesa nazionale, il generale Salifou Mody, in qualità di ministro degli Interni ad interim, ha annunciato un periodo di lutto nazionale di 72 ore a partire da sabato, con bandiere a mezz’asta in tutto il Paese.
L’attacco è stato perpetrato durante le preghiere del venerdì durante il mese sacro del Ramadan. Ha gettato il Paese in una profonda costernazione e ha scatenato un’ondata di indignazione nazionale e internazionale, sottolinea il portale ActuNiger.
Secondo il comunicato ufficiale trasmesso dalla televisione nazionale, terroristi pesantemente armati hanno circondato la moschea di Foumbita mentre i fedeli musulmani stavano pregando. In un impeto di violenza, gli aggressori hanno aperto il fuoco sui fedeli. Dopo l’attacco, i terroristi hanno metodicamente incendiato il mercato e le case circostanti, lasciandosi dietro un paesaggio di desolazione.
L’attacco di Foumbita avviene in un momento di crescente insicurezza nella regione di Tillabéri, situata nella “zona a triplice frontiera” tra Niger, Mali e Burkina Faso. Questa zona è regolarmente bersaglio di gruppi terroristici armati che sfruttano le vaste distese desertiche per compiere attacchi contro la popolazione civile e le forze di sicurezza. Nonostante gli sforzi delle forze armate nigerine e dei loro partner internazionali, la regione rimane vulnerabile alle incursioni terroristiche. Questo nuovo attacco evidenzia l’urgenza di rafforzare la cooperazione regionale e internazionale per combattere questo flagello.