Il presidente nigeriano Muhammadu Buhari ha dichiarato lo “stato di emergenza contro la corruzione”. Ha giustificato il suo annuncio affermando che solo per quanto riguarda i fondi pubblici è stato stimato che la corruzione ha stornato 1,6 miliardi di dollari (1,4 miliardi di euro). “Se la Nigeria non uccide la corruzione, la corruzione ucciderà la Nigeria prima o poi”.
Molti critici del presidente lo hanno accusato di aver preso queste misure in vista delle elezioni presidenziali del 2019 nelle quali il 75enne presidente punta ad un secondo mandato quadriennale come capo del più grande produttore di petrolio in Africa. La lotta alla corruzione era stata una delle sue principali promesse elettorali nel 2015.
La Nigeria ha ricevuto miliardi di dollari vendendo petrolio e gas per decenni, ma la maggior parte dei suoi 180 milioni di persone vive in povertà.