a cura di Silvana Leone
È il presidente del Gambia il “Re dell’Impunità dell’Africa Occidentale” secondo la Media Foundation for West Africa
Il presidente del Gambia, Yahya Jammeh, è stato proclamato il “Re dell’Impunità dell’Africa Occidentale” dalla Media Foundation for West Africa (MFWA), che in quest’area del continente africano si occupa di difendere e promuove la libertà di espressione nei mass media.
Yahya Jammeh, secondo presidente del Gambia al potere da venti anni, è accusato di gravi violazioni dei diritti umani, di repressione della libertà di stampa, di sparizioni e arresti arbitrari volti a reprimere qualsiasi forma di dissenso politico.
Questa presa di posizione della MFWA è giunta al termine di una campagna per porre fine all’impunità in Gambia iniziata il 2 novembre, nel primo anniversario della Giornata Internazionale delle Nazioni Unite per porre fine all’Impunità per i crimini contro i giornalisti.
“Negli ultimi sei anni, la Corte di Giustizia Comunitaria dell’ECOWAS ha emesso tre sentenze contro il Gambia per la sua incapacità di rispondere delle accuse di tortura, delle sparizioni e degli omicidi extragiudiziali”, ha detto Sulemana Braimah, direttore esecutivo del MFWA. Il governo gambiano ha palesemente ignorato le sentenze della Corte di Giustizia e ha rifiutato di risarcire le vittime.
Il Gambia ha ratificato diversi trattati sui diritti umani, tra cui la Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici, la Carta Africana dei Diritti dell’Uomo e dei Popoli e la Convenzione contro la Tortura. Nonostante gli impegni presi, le violazioni dei diritti umani e l’impunità hanno contraddistinto il Gambia negli ultimi due decenni.
La MFWA chiede ai governi dell’Africa occidentale, l’ECOWAS, l’Unione Africana e le Nazioni Unite che facciano pressione nei confronti del governo gambiano affinché adempia agli obblighi derivanti dai trattati sui diritti umani regionali e internazionali.