Il Regno Unito fa marcia indietro sulla questione migranti, la reazione del Ruanda

di claudia
rifugiati in Ruanda

Il governo ruandese ha dichiarato di essere ancora a disposizione per “trovare una soluzione alla crisi migratoria globale e alla sicurezza dei migranti”. Si tratta di una reazione alle dichiarazioni di sabato del nuovo primo ministro britannico Keir Starmer, il quale ha detto che l’accordo concluso con Kigali per il trasferimento in Ruanda dei richiedenti asilo è “morto e sepolto”.

Il Ruanda “prende atto dell’intenzione del governo britannico di rescindere l’accordo di partenariato sulla migrazione e lo sviluppo economico” si legge in una dichiarazione dell’ufficio del portavoce del governo, in cui si spiega che Kigali ha “sostenuto pienamente la sua parte dell’accordo”, firmato a Kigali a dicembre e per effetto del quale i richiedenti asilo che arrivano illegalmente nel Regno Unito verrebbero trasferiti in Ruanda in attesa che le domande vengano valutate. Nella sua dichiarazione, Kigali ricorda che “questa partnership è stata avviata dal governo del Regno Unito per affrontare la crisi dell’immigrazione irregolare che colpisce il Regno Unito” e specifica che questo è “un problema del Regno Unito, non del Ruanda”. Secondo Kigali “il Ruanda ha pienamente rispettato la sua parte dell’accordo, anche per quanto riguarda le finanze, e continua a impegnarsi a trovare soluzioni alla crisi migratoria globale” dando anche garanzie “di sicurezza, dignità e opportunità ai rifugiati e ai migranti che arrivano nel nostro Paese”.

Il predecessore di Starmer, Rishi Sunak, considerava la partnership con il Ruanda parte integrante della sua politica migratoria. Starmer ha invece da subito imboccato la strada opposta: “Il piano del Ruanda era morto e sepolto prima ancora di iniziare. Non è mai stato un deterrente. Non intendo continuare a usare trucchi che non funzionano”. Starmer, sabato, ha sottolineato che solo l’1% dei richiedenti asilo verrebbe inviato in Ruanda, il che non aiuterebbe il Regno Unito. Nonostante ciò, il governo britannico ha già stanziato centinaia di milioni di sterline al governo ruandese per migliorare gli alloggi e ampliare il personale dei funzionari addetti all’esame dei documenti dei richiedenti asilo, fondi che i ruandesi hanno già chiarito di non voler restituire. Starmer ha detto che il suo governo sposterà la propria attenzione sulle bande dedite al traffico di esseri umani, per affrontare il problema delle migrazioni, e per raggiungere questo obiettivo, il Regno Unito creerà un Comando per la sicurezza delle frontiere, che riunirà membri della polizia, delle agenzie di intelligence nazionali e dei pubblici ministeri per collaborare con le agenzie internazionali.

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