Il Ruanda mette fine alla cooperazione con il Belgio

di claudia
Maxime Prevot

Il governo del Ruanda ha annunciato la sospensione della cooperazione allo sviluppo con il Belgio, citando come motivazione la posizione di Bruxelles sul conflitto nell’est della Repubblica democratica del Congo (Rdc). Lo si apprende da una nota ufficiale del governo di Kigali.

Le tensioni diplomatiche tra i due Paesi stanno aumentando ma le relazioni tra i due Paesi sono in caduta libera già da diversi anni. Secondo Kigali infatti il Belgio ha condotto “una campagna aggressiva a fianco della Rdc, volta a sabotare l’accesso del Ruanda ai finanziamenti per lo sviluppo” e pertanto decide di sospendere la parte rimanente del programma di aiuti bilaterali con Bruxelles per il periodo 2024-2029: “Il Ruanda non si lascerà intimidire o ricattare a scapito della sua sicurezza nazionale”.

La risposta del ministero degli Esteri belga è stata una presa d’atto della decisione di Kigali e il ministro belga Maxime Prévot (nella foto), scrivono i media belgi, starebbe già rivedendo il suo programma di aiuti “a seguito della violazione dell’integrità territoriale della RDC”. In realtà, spiega Prevot, l’escalation delle ultime settimane nell’est della Rdc avrebbe portato “a misure relative alla nostra cooperazione che il Ruanda sta ora anticipando”.

Negli ultimi anni le relazioni diplomatiche tra i due Paesi sono state tese: dal 2023 nessun ambasciatore ruandese è stato nominato in Belgio e le autorità di Bruxelles si sono rifiutate di accreditare il diplomatico ruandese Vincent Karega. Per reciprocità, anche il posto di ambasciatore belga in Ruanda è vacante dal luglio 2024. 

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