Il Somaliland domani alle urne per le elezioni presidenziali

di claudia

Domani si tengono in Somaliland le elezioni presidenziali, le quarte da quando ha dichiarato l’indipendenza dalla Somalia oltre 30 anni fa. Più di un milione di elettori sono attesi per un voto che potrebbe definire il futuro politico del Paese e della regione. Il presidente uscente Muse Bihi Abdi, del partito Kulmiye, affronta gli sfidanti dell’opposizione Abdirahman Mohamed Irro del Waddani e Faysal Ali Warabe  in una campagna elettorale tesa. Il voto, inizialmente previsto per il 2022, ha subito ritardi a causa di difficoltà logistiche e finanziarie, per poi essere fissato nel 2024 dopo un lungo processo di negoziazioni politiche.

Recenti segnalazioni sui social media indicano un clima di tensione, con accuse di interferenze elettorali e arresti di figure dell’opposizione, anche se non ci sono conferme ufficiali in merito. Nonostante queste problematiche, la Commissione elettorale nazionale ha mobilitato migliaia di volontari per garantire un processo di voto trasparente e sicuro.

Sebbene non riconosciuto a livello internazionale come Stato sovrano, il Somaliland ha attirato l’attenzione degli osservatori internazionali per il suo assetto democratico e la sua sostanziale stabilità economica e politica.  Il voto imminente potrebbe ridefinire il panorama politico locale e influenzare le discussioni sullo status del Somaliland nel Corno d’Africa. In particolare le tensioni con la vicina Somalia dopo l’accordo che Hargheisa ha firmato con l’Etiopia e che cede a quest’ultima un terreno per una base commerciale e militare. Questa intesa è stata vista dalla Somalia come un affronto perché Mogadiscio considera il Somaliland una propria regione e perché vede la presenza etiope sulle coste del Mar Rosso come una minaccia. 

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