Il Sud Sudan rischia una grave povertà

di claudia
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Il Sud Sudan potrebbe affrontare una povertà universale nel 2025 a causa di una combinazione di fattori, tra cui il calo della produzione petrolifera e shock esterni. L’allarme è stato lanciato dalla Banca mondiale in un rapporto pubblicato ieri. Il documento, intitolato South Sudan Economic Monitor, evidenzia che oltre tre quarti della popolazione sudsudanese (76%) vivevano al di sotto della soglia di povertà nazionale nel 2022, con un aumento di 7 punti percentuali rispetto al 2015.

Durante la presentazione del rapporto a Juba, il responsabile della Banca mondiale per il Sud Sudan, Charles Undeland, ha spiegato che l’aggravarsi della povertà è il risultato di anni di declino economico dovuti alla riduzione della produzione petrolifera causata dalla guerra in corso nel vicino Sudan, dalla pandemia di Covid-19 e dagli effetti indiretti della guerra in Ucraina. “L’inflazione è altissima, ha raggiunto il 139% nell’agosto 2024, erodendo naturalmente il potere d’acquisto di tutti i sudsudanesi”, ha dichiarato Undeland ripreso dai media locali, aggiungendo che anni di inondazioni hanno ulteriormente danneggiato l’economia.

Secondo il rapporto, il livello di deprivazione estrema – definito come la quota di famiglie incapaci di permettersi anche i beni alimentari essenziali – è aumentato di 4 punti percentuali, passando dal 70% nel 2022 all’84% nel 2023 e al 92% nel 2024. Undeland ha sottolineato che le prospettive economiche del Sud Sudan dipendono dal pieno ripristino della pace e della stabilità attraverso l’attuazione completa dell’Accordo di pace rivitalizzato del 2018.

Il ministro sudsudanese delle Finanze e della Pianificazione, Marial Dongrin Ater, ha osservato che, dalla firma dell’accordo, il governo ha avviato riforme per migliorare le condizioni macroeconomiche e rafforzare la gestione delle finanze pubbliche. “Riconoscendo la vulnerabilità dovuta alla nostra forte dipendenza dalle entrate petrolifere, abbiamo adottato misure concrete per diversificare la nostra economia. Queste includono il sostegno all’agricoltura, il miglioramento della facilitazione degli scambi commerciali e la promozione degli investimenti in infrastrutture critiche, come previsto nel bilancio 2024/2025”, ha aggiunto.

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