Il governo sudanese ha annunciato di aver presentato una denuncia ufficiale contro il Ciad presso la Commissione africana dei diritti umani e dei popoli a Banjul, in Gambia, accusando il Paese vicino di supportare le Forze di supporto rapido (Rsf) sudanesi, coinvolte in violazioni dei diritti umani, tra cui uccisioni, stupri, sfollamenti forzati e crimini di guerra. L’annuncio è stato diffuso nel fine settimana attraverso un comunicato pubblicato dal portavoce ufficiale del governo sudanese.
La denuncia accusa formalmente il Ciad di interferire negli affari interni del Sudan attraverso il sostegno ai gruppi paramilitari, in conflitto con l’esercito sudanese da oltre un anno e mezzo. Il ministero della Giustizia sudanese sostiene di avere prove concrete del coinvolgimento ciadiano, dichiarando che il Ciad avrebbe avuto “un ruolo determinante” nei crimini attribuiti alle milizie ribelli.
Di fronte alle accuse, il governo ciadiano ha respinto ogni responsabilità, affermando di mantenere una posizione neutrale e di agire unicamente come mediatore per favorire la pace nella regione. La tensione tra i due Paesi è aumentata dopo che, il 29 ottobre, il rappresentante sudanese alle Nazioni Unite ha sostenuto che un convoglio di 30 camion di presunti aiuti umanitari inviato dal Ciad e scortato dalle Rsf trasportava in realtà armi sofisticate destinate ai paramilitari.