Il Sudan potrebbe mediare tra Addis Abeba e il Tplf

di claudia

Il Sudan potrebbe mediare tra il governo etiope e il Fronte di liberazione del popolo del Tigray (Tplf), con il sostegno della comunità internazionale, per portare a termine il conflitto civile in atto da novembre.

Secondo il sito di Sudan Tribune, il primo ministro sudanese Abdallah Hamdok è in contatto sia con il governo etiope sia con i leader del Tplf e sarebbe intenzionato a portare le due parti al tavolo dei negoziati per discutere una soluzione pacifica e consentire l’accesso aiuti umanitari ai civili.

Hamdok, inoltre, ha informato della sua iniziativa Igad (organizzazione regionale del Corno d’Africa), Eritrea e un certo numero di Paesi occidentali, tra cui Francia e Stati Uniti. Il Sudan è sempre più preoccupato per l’escalation del conflitto nella vicina Etiopia che ormai dura da nove mesi, poiché le zone di guerra confinano con il Paese e i rifugiati da mesi continuano a riversarsi in Sudan.

I funzionari di Khartoum affermano inoltre che questo conflitto potrebbe accendere altri conflitti interetnici in Etiopia. In particolare nella regione occidentale di Benishangul-Gumuz, che confina anch’essa con il Sudan.

Samantha Power, responsabile di UsAid, martedì, ha dichiarato di sostenere l’iniziativa sudanese per risolvere il conflitto del Tigray. “Vogliamo sostenere la trasformazione del Sudan da Paese fonte di instabilità a partner nella risoluzione delle sfide di una regione instabile, soprattutto lavorando insieme per affrontare il conflitto in Etiopia, al quale non esiste una soluzione militare”, ha detto Power in una conferenza presso l’Università di Khartum.

Il 31 luglio, il presidente francese Emmanuel Macron ha parlato con Hamdok e il primo ministro etiope Abiy Ahmed, dove ha espresso la sua preoccupazione per i continui combattimenti nel Paese e ha chiesto di consentire l’accesso di aiuti umanitari senza restrizioni ai bisognosi. “Il presidente ha anche sottolineato che l’evolversi della situazione ha richiesto la negoziazione di una fine delle ostilità e l’apertura di un dialogo politico tra i belligeranti, nel rispetto dell’integrità e dell’unità dell’Etiopia”, si legge in un comunicato diffuso dalla presidenza francese.

Da parte sua, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha discusso ieri con Hamdok dell’espansione dei combattimenti nelle regioni etiopi di Amhara e Afar e della necessità di una soluzione negoziata. “Il segretario Blinken e il primo ministro Hamdok hanno concordato di incoraggiare tutte le parti ad avviare negoziati per un cessate il fuoco, a impegnarsi in un dialogo politico inclusivo per preservare l’unità e l’integrità dello stato etiope e per consentire il pieno accesso umanitario a coloro che ne hanno bisogno”, si legge in una nota rilasciata dal dipartimento di Stato. 

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