In Africa l’informazione è sempre più online

di claudia
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di Andrea Spinelli Barrile

L’informazione digitale sta iniziando a diventare una delle principali fonti di informazione in Africa. Lo suggerisce un sondaggio pubblicato a fine aprile da Afrobarometer che indica che nel periodo 2021-2023, il 41% dei partecipanti utilizza internet, principalmente siti di informazione online e le loro estensioni sui social network, per informarsi.

Nel periodo 2014-2015, solo il 22% degli intervistati da Afrobarometer ha ottenuto le proprie informazioni via Internet: questi dati, ottenuti sulla base di 53.444 interviste realizzate in 39 paesi africani, confermano la crescita dell’audience della stampa digitale.

Con il 21% di menzioni nell’indagine nel periodo 2014-2015, i social network sono infatti citati dal 45% degli intervistati come fonte di informazione per il periodo 2021-2023. L’uso della radio in Africa, sebbene sia leggermente diminuito, la rende ancora la principale fonte di informazioni del continente. Citata dal 71% degli intervistati tra il 2014 e il 2015, la radio è una fonte di informazione solo per il 66% dei partecipanti al sondaggio Afrobarometer nel periodo 2021-2023. Per quanto riguarda la televisione, il 54% delle persone intervistate da Afrobarometer la cita come fonte di informazione per il periodo 2021-2023. Nel periodo 2014-2015, il 52% degli intervistati considerava la televisione come fonte di informazione. Secondo lo studio, la carta stampata è la fonte di informazione meno utilizzata nel periodo 2021-2023. Viene citato dal 15% degli intervistati. Nel periodo 2014-2015 è stato menzionato come fonte di informazione dal 22% degli intervistati.

Per quanto riguarda la crescita dell’uso dei social network e dei media digitali per l’informazione in Africa, il rapporto non specifica che sui social network la popolazione ottiene molte informazioni dai resoconti della stampa online. Tuttavia, l’uso dei social network a scopo informativo potrebbe diminuire nel prossimo futuro per diversi motivi. Innanzitutto, a seguito delle numerose denunce di disinformazione, i social network stanno iniziando a ridurre l’esposizione alle notizie per fare riferimento meglio all’intrattenimento. In questo modo si evitano poi anche controversie sul pagamento dei diritti connessi ai media: un recente rapporto di Chartbeat e SimilarWeb rileva, ad esempio, che il Seo di Facebook sui siti web di diverse centinaia di editori di stampa è diminuito del 50% nel 2023.

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