In Africa occidentale l’arte mette le ruote

di claudia

L’arte pubblica nelle congestionate città dell’Africa occidentale è mobile: basta guardarsi attorno nelle ore di punta per vedere sfrecciare veicoli abilmente verniciati a mano con colori vivaci o “targati” da scritte che attirano l’attenzione. Una tradizione che affonda le radici negli anni Settanta e che oggi continua, adattandosi ai tempi che cambiano.

I veicoli in Africa occidentale possono diventare delle gallerie mobili d’arte pubblica. Scritte, colori, disegni decorano le fiancate delle automobili, dei camion, dei tricicli o i vetri dei finestrini. Oltre all’aspetto decorativo, lo scopo più forte dell’arte mobile è quello di fare da specchio della società e diventare un simbolo in movimento della cultura e dell’identità locale, riporta un approfondimento di Okay Africa.

L’arte su due ruote affonda le radici nell’epoca coloniale, quando migliaia di veicoli invasero le strade delle grandi città. Ma il linguaggio dell’arte arrivò dopo, negli anni Settanta, come spiega il ricercatore Ife Adegbie. “I proprietari dei veicoli hanno iniziato a personalizzare le loro auto nominandole e dipingendo le informazioni sul percorso sul parabrezza posteriore”, spiega Adegbie. “Questa pratica si è evoluta rapidamente, con i proprietari che hanno sviluppato identità visive differenti e multiformi.” Gli artisti della segnaletica hanno raccolto questo sentire e hanno incominciato a portare la loro arte sui veicoli stessi, sommersi dalle richieste dei proprietari dei mezzi.

I temi rappresentati cambiano in base alla zona e al tessuto sociale e a volte in base al mezzo stesso. Sui camion è facile vedere iconografie religiose come Maria e Gesù bambino, l’Ultima Cena e il Giardino dell’Eden. Nei veicoli di dimensioni inferiori si notano spesso scritte, talvolta pungenti e ironiche, depositarie di tradizioni e modi di dire.

La maggioranza degli automobilisti ha inciso per esempio l’espressione ‘Soro Soke (parla ad alta voce)’. Alcune espressioni sono simili in più Paesi, come “Fear Who No Fear Woman” presente sui veicoli in Nigeria, Senegal e Ghana.

La cultura pop sta piano piano dominando questa tecnica artistica, con immagini di icone come Davido, Wizkid e Cristiano Ronaldo che adornano diversi mezzi di trasporto. I tempi cambiano e le scritte o le immagini fatte a mano con la pittura, di impatto maggiore, sono sostituiti sempre più dagli adesivi in vinile. Ma il messaggio non cambia e raccoglie quello universale dell’arte: rispecchiare la società e riflettere le identità e le aspirazioni di un popolo.

Condividi

Altre letture correlate: