In Kenya si trasformano le foglie dell’ananas in calzature “verdi”

di claudia

In un’epoca in cui la moda fa sempre più rima con sostenibilità, in Kenya i piccoli produttori di ananas si stanno adoperando per estrarre dalle foglie una fibra con la quale realizzare delle calzature sostenibili. Se in passato tutto ciò che non faceva parte del frutto veniva scartato e smaltito, oggi un’azienda specializzata offre un’opportunità di lavoro “verde” a tante persone nel Paese.

La fibra di ananas è stata utilizzata a lungo in Kenya, ma la sua produzione richiede molta manodopera e per molto tempo a questa si è preferito il cotone o il sintetico. Da quando l’attenzione per l’inquinamento tessile – tra i più dannosi al mondo – è salita, stiamo assistendo a un ritorno di questo materiale sostenibile.

Pine Kazi è il nome dell’azienda principale che nel Paese si occupa della trasformazione delle foglie dell’ananas in fibra tessile. L’idea sta guadagnando attenzione a livello mondiale poiché l’industria della moda e gli stessi consumatori chiedono al mercato prodotti non inquinanti. Il Kenya è sommerso da migliaia di tonnellate di indumenti in poliestere che inquinano l’ambiente e una soluzione green potrebbe essere una soluzione. Gli attivisti sostengono che questi indumenti finiscono nelle discariche e nell’acqua. Un danno enorme per l’ecosistema.

“Ogni anno vengono prodotte circa 766 milioni di tonnellate di foglie di ananas post-raccolta, che vengono bruciate o decomposte chimicamente”, ha spiegato ad Afp Olivia Awuor, CEO e cofondatrice di Pine Kazi. “Quindi, raccogliendo questi rifiuti, per ogni 1.000 tonnellate di rifiuti che raccogliamo, riduciamo le emissioni di carbonio e metano di 0,28 tonnellate”.

Le fibre permettono di creare scarpe ma anche borse ecologiche, offrendo una concreta opportunità di lavoro per le comunità locali. Un mercato, quello delle fibre tessili ecologiche derivanti dalle pianti che si sta diffondendo nel continente. In Uganda, per esempio dalla pianta del banano si ricavano delle fibre vegetali molto simili al cotone, perfette per realizzare prodotti artigianali come teli o tappeti, ma anche glamour come le extension per capelli, in alternativa a quelle sintetiche e non riciclabili.

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