I fatti in Medio oriente hanno avuto un eco anche in Africa. Ecco alcune delle iniziative a sostegno di una o dell’altra parte.
In Mauritania, diversi partiti politici hanno annunciato l’organizzazione, oggi, di un incontro a sostegno della causa palestinese e dell’operazione “diluvio di Al Aqsa”. Le formazioni politiche, in un comunicato stampa diffuso domenica, al termine di un incontro presso la sede del partito Hatem, hanno dichiarato che i partiti di maggioranza e di opposizione hanno concordato di organizzare questo incontro al quale hanno invitato tutta la popolazione a sostenere la causa palestinese. Lo riferisce Sahara Medias. Questo incontro, che si terrà alle 16 nel vecchio aeroporto di Nouakchott, giunge dopo che tutti i partiti politici hanno condannato le “provocazioni israeliane” e hanno riaffermato il loro sostegno alla causa palestinese.
In Tunisia, La Torre della Città della Cultura, nel centro di Tunisi, è stata illuminata con i colori della bandiera palestinese in segno di solidarietà con il popolo palestinese. La Tunisia considera la situazione la conseguenza dell’aggressione dell’entità occupante e una giusta difesa da parte del popolo palestinese. Ieri mattina sono stati organizzati cortei in diversi istituti scolastici della Tunisia per salutare le bandiere tunisina e palestinese, al ritmo di due inni di solidarietà, sullo sfondo dell’operazione “diluvio di Al-Aqsa” guidata dai palestinesi contro Israele.
In Algeria, il ministro degli Affari Esteri algerino, Ahmed Attaf, ha ricevuto ieri il ministro palestinese della Solidarietà e dello Sviluppo Sociale, Ahmad Majdalani, in visita in Algeria, con il quale ha esaminato la situazione nei Territori palestinesi occupati.
In una dichiarazione alla stampa dopo l’incontro con Attaf, il ministro palestinese ha denunciato “il silenzio internazionale di fronte all’abietta aggressione portata avanti dall’occupazione sionista che – secondo lui – vuole rimodellare la regione”. “La pace nella regione e la normalizzazione non possono essere un’alternativa alla pace palestinese”, ha continuato, sottolineando che l’entità sionista “non godrà di stabilità, finché ricorrerà alla forza che provocherà una reazione ancora più forte. Chiunque aspiri al cambiamento, lo farà”, ha osservato. Il ministro palestinese ha elogiato la resistenza del popolo palestinese che “rimane in piedi per sostenere la popolazione di Gaza”. Ha inoltre accolto favorevolmente la posizione dell’Algeria, definendola “chiara e unita” alla causa palestinese, “come al solito”.
Foto: Afp