Lo scopo della missione dell’ambasciatore Luca Attanasio nel Nord-Kivu “era duplice: un incontro consolare con i cittadini italiani residenti a Goma e una visita ai progetti sul campo del Programma alimentare mondiale (Pam) in merito ad alimentazione, mense scolastiche. È abbastanza normale che un ambasciatore visiti i progetti del Pam. Io l’ho fatto in numerose occasioni nel corso della mia carriera”: lo ha detto l’ambasciatore dell’Unione Europea in Repubblica Democratica del Congo, Jean-Marc Chataigner, reagendo ai molti commenti sulle possibili ragioni del viaggio fatale del diplomatico italiano, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista del Pam Mustapha Milambo.
Le dichiarazioni del rappresentante di Bruxelles, che conosceva bene Attanasio, intervengono mentre sui social circolano accuse secondo le quali della visita dell’ambasciatore italiano nel Nord Kivu sarebbe stata motivata principalmente da interessi minerari. “Diverse pubblicazioni su Facebook e Twitter tentano di offuscare l’immagine del mio amico, l’ambasciatore Luca Attanasio, assassinato lunedì scorso (…) dicendo che che lo scopo della sua visita in Nord -Kivu era motivata principalmente da interessi minerari. Si tratta di fake news, di false informazioni”, ha affermato Chataigner, citato dal sito congolese Politico.cd.
L’ambasciatore dell’Ue ricorda inoltre che l’Italia non ha società nel settore minerario nella Rd Congo e che è impegnata a fianco dell’Unione Europea nella lotta al traffico illecito di minerali provenienti da zone di conflitto.