Mentre proseguono gli accertamenti per capire se il leader di Boko Haram sia effettivamente caduto per mano del gruppo rivale Iswap in Nigeria la scorsa settimana, Washington ha messo ironicamente le mani avanti precisando che, se anche fosse confermata l’eliminazione di Abubakar Shekau per mano dell’Iswap, essendo questa a sua volta una formazione terrorista non le verrebbe rilasciata alcuna ricompensa.
Il 21 giugno 2012, gli Stati Uniti avevano infatti dichiarato Shekau un terrorista globale. Un anno dopo, era stata promessa una ricompensa fino a 7 milioni di dollari per informazioni che portassero al suo arresto o all’estradizione.
La comunicazione è stata fatta in modo scherzoso su Twitter. “Le notizie di oggi indicano che il terrorista di Boko Haram Abubakar Shekau si è fatto esplodere in uno scontro con gli affiliati dell’Isis”, ha twittato il dipartimento di stato giovedì sera. “Ehi, terroristi di Iswap. Per chiarire: no – non siete idonei per la ricompensa per informazioni sulla sua identità o posizione. Non è così che funziona il programma”.
Anche se ironico, secondo vari osservatori il tweet del dipartimento di stato ha evidenziato il fallimento degli sforzi nigeriani e internazionali per affrontare la violenza nel paese.