Un gruppo di più di 25 tra fondi e istituzioni finanziarie del settore privato che figurano tra i maggiori detentori del debito estero dei Paesi africani si è riunito per fornire una risposta coordinata all’impatto economico causato dalla pandemia di covid-19.
Denominato Africa Private Creditor Working Group (AfricaPCWG), il gruppo detiene titoli di debito per un valore superiore a 9000 miliardi di dollari.
Obiettivo dell’iniziativa è fornire ai governi dei Paesi africani, alla Commissione delle Nazioni Unite per l’economia dell’Africa (UNECA), ai Paesi del G20 e al Fondo monetario internazionale (FMI) una piattaforma di discussione trasparente e costruttiva con diverse categorie di investitori internazionali privati.
Nelle settimane scorse, le maggiori istituzioni finanziarie internazionali hanno proposto una serie di iniziative per sospendere gli obblighi di servizio del debito per i Paesi più poveri.
Secondo quel che viene reso noto, i partecipanti al forum AfricaPCWG hanno già stabilito una serie di principi fondamentali di coinvolgimento ritenendo che una soluzione unica per tutti i Paesi africani sia controproducente.
Un simile approccio, viene specificato in un comunicato diffuso dall’AfricaPCWG, «rischia di tagliare inutilmente molti paesi fuori dai mercati internazionali del debito commerciale e probabilmente porterà ad un aumento complessivo del costo del capitale per tutti gli emittenti di debito sovrano e societario dei mercati emergenti per gli anni a venire».
Non sono stati resi tuttavia noti i partecipanti all’AfricaPCWG.
[Redazione InfoAfrica]