Il 2 giugno verrà presentato in anteprima italiana il film «Mareyeurs» di Matteo Raffaelli. La pellicola, che sarà proiettata all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cn), apre uno squarcio sulle difficili condizioni dei pescatori senegalesi. In Senegal, un milione e mezzo di persone vive di pesca, negli ultimi dieci anni la quantità di pesce è diminuita del 80% a causa dello sfruttamento dei mari e ogni giorno si lotta per una vita migliore, lontano dal proprio paese. Di chi è la colpa?
«Mareyeurs» è un racconto attento e minuzioso di come lo stravolgimento di una filiera produttiva locale possa andare a intaccare la vita quotidiana di tutti, su scala mondiale. Ibrahima è un giovane mareyeur, intermediario tra pescatori e dirigenti delle aziende di pesca locali. Preoccupato dalla scarsità del pesce in Senegal e dalla costante diminuzione del suo reddito, matura in lui l’idea di emigrare in Europa. Troverà sul suo cammino delle persone che cercheranno di dissuaderlo e questo lo porterà a mettere in dubbio il suo progetto. Insieme alla figura di Ibrahima, c’è una costellazione di personaggi unici e reali come Mame Fotou Kaire impreditrice a capo del sistema matriarcale del commercio del pesce nella città di Saint Luis.
Originale e dal grande impatto emotivo, «Mareyeurs» sarà proiettato al Migranti Film Festival, che dal 1° al 4 giugno 2018 tornerà ad animare gli spazi dell’Università di Pollenzo, con proiezioni ma anche workshop su cibi e bevande dal mondo, quattro cucine di comunità migranti, spettacoli teatrali, animazioni per bambini e ragazzi, mostre interattive e molto altro.