Prende il via domani, 20 marzo, la terza edizione del Festival dei diritti umani. L’evento, che si terrà alla Triennale di Milano, è stato creato per sensibilizzare la cittadinanza sui diritti umani, per denunciare le loro violazioni e dare rilievo a chi li difende. «Una. Per tutti. Non per pochi» è il tema di questa edizione. Il focus è sulla devastazione della Terra e su come questo saccheggio incide sui diritti umani: inquinamento, profughi ambientali, impazzimento climatico ma anche i segnali della consapevolezza di una necessaria inversione di tendenza.
Il festival vuole alzare lo sguardo sulla distruzione ambientale del nostro pianeta, la più globalizzata delle violazioni dei diritti di tutti gli esseri viventi: minaccia la salute; non permette di nutrirsi e dissetarsi a sufficienza; genera guerre ed estinzioni; causa imponenti migrazioni. Verrà data voce a studiosi, testimoni, scrittori, giornalisti italiani e internazionali, che da anni affrontano questi temi così urgenti e che interverranno in numerosi dibattiti, dialoghi e lectio magistralis.
I temi affrontati toccano direttamente anche il continente africano schiacciato da uno sfruttamento insensato delle risorse naturali che va a beneficio di attori esterni. Sono previsti alcuni focus sul continente. Nell’ambito della sezione «Talk», martedì 20 marzo si tratterà il tema «Ambiente e diritti indigeni: la foresta Mau in Kenya», con Valerio Bini, ricercatore in Geografia presso il Dipartimento di Beni Culturali e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano e presidente Mani Tese, Stefania Albertazzi, PhD Università di Padova e Matteo de Mayda, regista e fotografo. «Il futuro è già entrato in noi. Cambiamenti climatici e violenza, nella vita e nella letteratura», con Bruno Arpaia, scrittore, autore di «Qualcosa, là fuori», e Kuki Gallmann, ecoattivista e scrittrice, autrice di «Sognavo l’Africa». La rivista «Africa» collaborerà con il festival e Marco Trovato, direttore editoriale, sarà relatore in un incontro il 23 marzo.
Il festival prevede alla mattina appuntamenti pensati appositamente per gli studenti delle superiori con proiezioni di documentari e testimonianze (prevalentemente la mattina); al pomeriggio e alla sera una programmazione di documentari e film; dibattiti con intellettuali e studiosi; mostre fotografiche.
Questo il programma.
L’ingresso è gratuito.