Jems Koko Bi, dall’albero all’opera d’arte

di claudia

Jems Koko Bi, classe 1966, è un artista ivoriano che è riuscito a coniugare l’arte con il rispetto per l’ambiente. Lo scultore usa alberi caduti per creare delle opere d’arte, rifiutandosi di lavorare con quelli vivi e cercando personalmente alberi abbattuti o parti già cadute. Koko Bi oggi vive in Germania e ha raggiunto negli anni una fama internazionale. Le sue opere in legno affrontano temi importanti quali guerra e colonialismo. Il contatto dell’artista con gli alberi inizia, riporta Cnn, mettendosi “in comunicazione” con la loro parte vitale quando sono ancora vivi.

Parte del lavoro artistico di Jems Koko Bi è mettersi alla ricerca di alberi accidentalmente o volontariamente abbattuti o caduti. Riesce inoltre a comprendere quali sono i più resistenti per poterli utilizzare. La sua ricerca artistica segue così necessariamente il ritmo della natura. Se Jems Koko Bi riesce a trovare alberi quasi interi l’opera sarà più grande, altrimenti più piccola. “Si tratta di avere rispetto la natura” spiega l’artista in un’intervista ad African Voices Changemakers della CNN. I suoi strumenti di lavoro sono una motosega e un piccolo scalpello. Il legame con la natura è maturato nell’artista fin dall’infanzia, che ha trascorso a contatto con il verde. Suo padre era un agricoltore e lavorava in una piantagione di caffè e cacao. L’incontro e la sorpresa è stata quello con la sua dimensione artistica. Prima di lui nessuno nel suo Paese praticava questa forma artistico espressiva così a filo stretto con la natura.

Nel 1994 si laurea presso l’Institut National Supérieur des Arts and Cultural Action (INSAAC) ad Abidjan. Oggi le sue opere sono esposte nelle gallerie di tutto il mondo, in Europa si trovano in particolare in Francia e in Germania.

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