Nella capitale del Benin un folto gruppo di persone fa jogging ripulendo la città dai sacchetti di plastica. È l’idea che sta dietro l’iniziativa di eco running attraverso la quale si cerca di lottare contro i sacchetti di plastica non biodegradabili che sono stati vietati nel paese dell’Africa occidentale lo scorso giugno.
Circa 300 volontari vengono mobilitati dal movimento “Sachets Héloué” per raccogliere i rifiuti considerati una minaccia per l’ambiente, come riportato dall’inviata della BBC a Cotonou.
Ripartiti in tre gruppi che seguono itinerari diversi, questi volontari corrono percorrendo le strade della città con in mano grossi sacchi di platica a caccia dei rifiuti. La corsa dura circa 90 minuti dopo i quali i gruppi si riuniscono solitamente con centinaia di kg di plastica raccolti che poi verranno portati a riciclare.
In Benin la legge che impone il divieto di utilizzo e di compravendita di sacchetti di plastica è entrata in vigore dopo un periodo di transizione di sei mesi, durante la quale i commercianti e la popolazione hanno cercato di abituarsi al cambiamento. Sebbene l’uso delle tradizionali buste di plastica sia molto diffuso, il provvedimento è globalmente ben accetto.
Il bando dei sacchetti ed imballaggi di plastica è sempre più diffuso in Africa: in Repubblica Democratica del Congo, il divieto entrerà in vigore da questa settimana. Il Kenya, il Rwanda, il Mozambico, il Camerun, la Mauritania, sono alcuni dei Paesi che hanno da tempo messo in pratica il provvedimento.